Una “roccia” di alpino: così era descritto a San Fior Giovanni Zecchella (nella foto il primo a sinistra) dai suo amici del Gruppo delle penne nere guidato da Elio Tonon: ma il prima una breve malattia e poi il Covid, nel giro di poche settimane se lo sono portati via questa mattina, a 81 anni, lasciando nel dolore la moglie, i figli, il fratello e moltissimi amici.
Giovanni Zecchella, con il fratello Antonio, era stato contitolare di una impresa edile fino alla pensione, ma con il lavoro anche l’impegno per il gruppo e i suoi alpini era costante da molti anni: il mondo alpino era la sua seconda famiglia. Era consigliere del direttivo del Gruppo di San Fior appartenente alla sezione Ana di Conegliano.
Era attaccato soprattutto al Bosco delle Penne Mozze, dove nel 1998 proprio i fratelli Zecchella regalarono quella campana votiva, che in occasione del raduno al Bosco di settembre e della vigilia al Bosco fa sentire i suoi rintocchi nella Valle di San Daniele in quel di Cison di Valmarino, e che è diventata un elemento caratteristico del memoriale.
Di Giovanni Zecchella, la cui data dei funerali non è ancora stata stabilita, fornisce un ricordo il capogruppo Elio Tonon: “Una grave perdita per noi, era un nostro consigliere da tanti anni – dice – attivissimo per qualsiasi cosa che si faceva. Lui voleva sempre partecipare, era una colonna portante del nostro gruppo, una roccia. Siamo rimasti molto male, la sua scomparsa ci ha veramente scioccato“.
“Era una di quelle persone che non pensi mai possano mancare. – conclude – Anche ultimamente aveva fatto i lavori di sistemazione del monumento. Per qualsiasi lavoro che richiedesse competenza e forza lui c’era, metteva a disposizione il suo camioncino. Una persona davvero impagabile”.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: Gruppo Alpini San Fior).
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