Grazie al sopralluogo di ieri nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista a San Fior, dove durante la notte un fulmine aveva colpito la parte sinistra della cupola centrale, si sono accertate le condizioni di sicurezza dell’edificio religioso per capire se ci potessero essere dei problemi per l’accesso dei fedeli.
Già ieri tutte le aree interessate dalla caduta dei calcinacci sono state delimitate e chiuse al pubblico con nastri bianchi e rossi per garantire l’incolumità delle persone.
“La prossima settimana verrà fatto un altro sopralluogo per comprendere la reale portata dei danni – spiega il parroco don Luca Maria Bronzini – Voglio rassicurare tutti che le messe previste per questo fine settimana si faranno. Potremo utilizzare solo la prima metà della chiesa e, per rispettare le restrizioni dello spazio, potranno partecipare alla Santa messa circa una cinquantina di persone”.
Il parroco ha confermato che molti fedeli sono al corrente di questo aspetto perché, già nella giornata di ieri, hanno chiesto informazioni dopo aver saputo dei danni provocati dal fulmine alla chiesa del paese.
“Per ora funziona tutto ma potrebbero esserci dei danni elettrici collaterali – conclude il sacerdote -, penso soprattutto alla caldaia ma anche ad altri impianti. Per questo servono ulteriori accertamenti che verranno fatti nel prossimo sopralluogo. Per me sono giornate impegnative perché il 16 ottobre inizierò la mia esperienza a Cison di Valmarino e Tovena e ho bisogno di tempo per organizzare il trasloco”.
Domenica 26 settembre la Santa messa in occasione del 60esimo anno di fondazione del Gruppo Alpini di San Fior non verrà celebrata nella chiesa parrocchiale ma, come ha confermato l’assessore Luigi Tonetto, verranno utilizzati gli spazi della Sala Polifunzionale, che si trova accanto al municipio, con 100 posti a sedere.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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