Gli atti di vandalismo a San Fior di Sotto, ormai, sembrano essere diventati una vera e propria provocazione che sta assumendo i contorni della sfida.
La scorsa notte, probabilmente gli stessi vandali che, qualche giorno fa, avevano rotto in mille pezzi la statuina di Sant’Antonio e i fiori del capitello nelle vicinanze delle vie Sile e Palù a San Fior di Sotto (qui l’articolo), hanno distrutto e gettato a terra i lumini ripristinati, togliendo dall’edicola il santino posizionato al posto della statua andata in mille pezzi.
Un atto davvero assurdo e inconcepibile che mostra come gli autori del gesto stiano cercando di attirare l’attenzione su di loro, probabilmente per un bisogno immaturo di visibilità a tutti i costi.
Stimolati dalla risonanza mediatica ottenuta con il danneggiamento della statuina del santo, scoperto dai residenti lo scorso giovedì 8 agosto 2019, il gruppo di vandali ha voluto rischiare ancora prendendosela nuovamente con il capitello in questione.
Non è valso a nulla l’ammonimento del sindaco di San Fior, Bepi Maset, che aveva condannato l’atto vandalico precedente auspicando di poter prevenire questi comportamenti con il rafforzamento dell’educazione civica nelle scuole.
Altra giornata amara, quindi, per i devoti del santo, i residenti e i volontari che ieri avevano risistemato il luogo, in attesa dell’arrivo della nuova statua.
“Un vile atto che lascia tutti atterriti. Una probabile ragazzata che sta prendendo una brutta piega”: queste le parole utilizzate in un gruppo social del paese per sottolineare questo nuovo triste atto di vandalismo che spinge a riflettere sul modo in cui alcuni giovani impiegano il tempo che hanno a loro disposizione.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Facebook).
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