Quest’anno il caro bollette vince sulla tradizione: San Fior e tutti gli appassionati del paesaggio di luci allestito da Oscar Bontempo quest’anno dovranno rinunciare al classico “pellegrinaggio” alla sua abitazione di via Diaz.
Il sanfiorese ogni anno (da ben 36) vestiva la sua casa di circa 90 mila luci, facendo sì che le visite alla sua abitazione diventassero una vera e propria tradizione, attesa con l’arrivo del periodo dell’avvento.
La paura di una bolletta dall’importo spropositato ha comprensibilmente portato il signor Oscar, soprannominato il “Signor Natale”, a dire “stop”, almeno per quest’anno, al suo paesaggio di luci. Ma non è detto che il prossimo anno non si torni alla tradizione.
In realtà il 2022 non è l’unica annata in cui San Fior e gli appassionati di luci natalizie hanno dovuto rinunciare al paesaggio di via Diaz: anche nel 2020, anno della pandemia più acuta da Covid-19, Bontempo aveva deciso di fermare la tradizione, per scongiurare il rischio di assembramenti (con conseguenti contagi) tra le famiglie e i curiosi intenti a scattare foto e selfie davanti al suo giardino (qui l’articolo).
Una decisione presa in via precauzionale, in un periodo già di per sé molto problematico.
Vorrà dire, quindi, che il prossimo anno, se tornerà il paesaggio di luci di Oscar Bontempo, la curiosità per il suo lavoro (che di anno in anno cresceva di nuove creazioni luminose, arricchite di luci e sfumature) sarà ancora maggiore.
“Che dispiacere… era una piccola gioia. Grazie Oscar”, “Purtroppo fra poco ci faranno spegnere anche i sogni! Grazie signor Oscar! Speriamo che il prossimo anno sia migliore!”, “Io abito poco lontano e mi piaceva passare lì davanti e ammirare quelle mille lucette e mi sembrava per un attimo di essere tornato bambino”: sono solo alcuni dei messaggi che si possono leggere sul gruppo cittadino di San Fior, che ben fanno intendere l’attaccamento e il legame che si era creato tra la comunità e il paesaggio di luci di Oscar Bontempo.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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