Una bozza di legge regionale in materia urbanistica: presentato l’iter per l’approvazione della nuova normativa

I consiglieri regionali Bet e Rizzotto, in sinergia con la direttrice Sist e il sindaco Maset, hanno approfondito la bozza del testo unico in materia edilizia 

La sala polifunzionale del municipio di San Fior ha ospitato ieri sera l’incontro “Veneto territorio sostenibile”, un appuntamento rivolto agli amministratori delle nostre zone e alla cittadinanza, volto ad approfondire la bozza del testo unico in materia edilizia che la Regione Veneto ha attualmente in cantiere.

Video di Monica Ghizzo

L’obiettivo è quello di semplificare tutte quelle normative che, con la loro ridondanza, complicano il lavoro degli uffici tecnici dei Comuni, siano essi strutturati o meno, come emerso durante la serata. Da considerare che sono 230 gli articoli riguardanti la materia urbanistica.

L’obiettivo, quindi, è quello di creare un testo unico di legge che sia di facile lettura e che riguardi gli ambiti della pianificazione territoriale e del paesaggio (sono esclusi i lavori pubblici, il commercio e il settore ricettivo). Un lavoro, pertanto, per “togliere i doppioni” normativi e “snellire il lavoro degli uffici tecnici e dell’urbanistica”, per “facilitare il lavoro anche dei professionisti privati”.

Il Veneto, infatti, conta 563 Comuni e la bozza in cantiere è un progetto di cui “si parla da molti anni”, ma solo di recente ha trovato spazio per la sua creazione, grazie a un gruppo di lavoro creato ad hoc.

Lo scorso marzo la giunta ha infatti dato l’incarico alla direzione territoriale, affinché lavori alla bozza di questo testo di legge: non si tratta quindi di un testo già approvato.

La prima fase dell’iniziativa è in corso, in quanto i Comuni hanno tempo fino al 30 settembre per inoltrare (tramite una sezione apposita sul sito regionale) le proprie istanze e osservazioni, che saranno analizzate dalla commissione di lavoro.

Conclusa la valutazione, e fatte tutte le controdeduzioni del caso, sarà stesa la bozza del testo di legge, poi proposta al consiglio regionale, con l’obiettivo di arrivare all’approvazione a inizio 2024.

“Spero si portino a casa tante semplificazioni”, è stato l’augurio espresso dal sindaco di San Fior, Giuseppe Maset.

“Occuparsi del proprio territorio è fondamentale, – l’osservazione del consigliere regionale Roberto Bet – possiamo decidere il futuro di un Comune dalla sua pianificazione, mancata o sbagliata. In Regione c’è quindi lo sforzo di dare un riordino della materia. La nostra è la proposta di un testo unico con finalità compilativa. Ora stiamo raccogliendo le osservazioni dai Comuni: è importante arrivare in commissione con un testo il più corrispondente possibile alle esigenze del territorio”.

Da parte sua, il consigliere regionale Silvia Rizzotto ha spiegato che altri quattro incontri, come quello di ieri sera, sono stati fatti con i professionisti e le associazioni di categoria, mentre ne sono stati inaugurati altri sette nelle province venete.

Rizzotto ha quindi chiarito che il testo di legge andrà a semplificare e a chiarire le varie procedure e potrebbe comprendere dei “quaderni”, riguardanti le tematiche segnalate dai vari Comuni.

“I livelli di pianificazione in Veneto rimarranno quelli e non saranno stravolti”, ha aggiunto, spiegando che non tutti i Comuni presentano degli uffici strutturati e, di conseguenza, ciò porta a delle difficoltà sostanziali, come ad esempio la difficoltà nella comunicazione dei dati alla Regione, necessari per avere “un quadro chiaro”.

Non tutte le amministrazioni, inoltre, presentano il Registro del credito edilizio, e via dicendo.

“Leggi urbanistiche diverse hanno delle definizioni diverse: questo crea difficoltà e contenziosi. La finalità è quella di riordinare e semplificare in un testo unico tutte le leggi regionali”, ha chiarito Rizzotto

“L’interesse è quello di portare avanti e chiudere la bozza del testo di legge – ha affermato Salvina Sist, direttore della direzione di pianificazione territoriale – Si tratta di un lavoro costante e quotidiano. In questi giorni è in corso anche un lavoro di revisione del nuovo piano energetico regionale, legato al tema dell’energia da fonti rinnovabili, per realizzare edifici sempre più autonomi da un punto di vista energetico”.

“Invito gli uffici tecnici a leggere questo testo, per capire quali sono gli aspetti che aiutano la questione urbanistica e paesaggistica – ha proseguito – Si tratta di un testo strutturato in cinque capitoli, dove sono circoscritte le tematiche, vista la necessità di dare una risposta univoca ai Comuni: è un lavoro fatto anche sulla base dei contenziosi. Vorremmo inoltre modificare la durata del PI (Piano degli interventi), portandola da 5 anni a 10, con la possibilità di fare varianti in ogni momento”.

(Foto e video: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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