Un salto nel passato con proiezione nel futuro, questa è la visione di Legacy of Pascal, un progetto musicale di Alberto Ceschin dove il synthwave regna sovrano tra tecnologia, sintetizzatori e melodie elettroniche “vintage” ma allo stesso tempo futuristiche.
Questa tipologia di musica che rappresenta l’immagine del project negli anni ’80 era un vero e proprio movimento musicale e come tale era limitato dai canoni e dalla tecnologia del periodo, negli ultimi anni però sta riprendendo pian piano piede in tutto il globo.
Esistono anche categorie come la new wave e dark wave più orientate ai suoni elettronici e ai sintetizzatori, con tanto di campionamenti e registrazioni. A quell’epoca i synth erano “rudimentali” e il sound tipicamente anni Ottanta: scarno, semplice a tratti “minimal” ma comunque puro nella sua essenza, cosa che è possibile ritrovare anche ora nei brani ad esempio dell’artista di San Pietro di Feletto.
“Sono stato sempre attratto dai film dell’epoca – ammette Alberto – e sentire le colonne sonore mi fa venire in mente dei bei ricordi, anche grazie a questo mi sono appassionato a questo genere”.


Legacy of Pascal vuole quindi andare a “racchiudere” altri sound (come il rock, il soul ma anche il funk) con l’obiettivo di collaborare con altri artisti e abbinare alle loro caratteristiche la parte elettronica con strumenti analogici.
La maggior parte di questa musica non viene prodotta da band, ma da singoli artisti (che possono essere ragazzi) che si ritrovano a giocare insieme ciascuno con il proprio strumento, perché la synthwave è un fenomeno nato tra le pieghe del web, (come anche in parte negli anni ’80) nelle proprie camerette affascinati dal movimento. Negli ultimi anni la synthwave si è anche trasformata in un fenomeno di portata planetaria (troviamo varie sotto categorie celebri come la versione americana-giapponese della Vaporwave).
Un movimento in generale in graduale ripresa, infatti secondo Alberto la musica elettronica non è assolutamente morta, nonostante sicuramente altri generi come la trap e l’indie si prendono inevitabilmente la scena nello scenario nazionale, e anzì, in futuro potrà tornare ancora più in auge: “I giovani secondo me al giorno d’oggi hanno talmente tanti stimoli che qualsiasi cosa esca in poco tempo diventa quasi insensata. Se si riuscisse a fare qualcosa di più profondo in ambito musicale, tornando magari indietro nel passato (sperimentando) e riprendendo le macchine elettroniche, analogiche riportandole nel mondo attuale, potrebbe rappresentare una soluzione che potrebbe coinvolgere anche i ragazzi“.
Dal punto di vista estetico, la synthwave mostra una prospettiva retro-futuristica e tenta di catturare l’atmosfera del tempo, la speranza di Alberto e dell’intero movimento è quella di ricavalcare l’onda “musicale” continuando a sperimentare.
(Foto: per gentile concessione di Legacy of Pascal).
(Video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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