Sono ore di sgomento, incredulità e infinito dolore per la morte di Francesco Favaro, deceduto in un tragico incidente in moto nel tardo pomeriggio di ieri, martedì 30 agosto, in via San Michele a San Pietro di Feletto.
Da ieri sera un susseguirsi di tristezza e condivisione ha invaso i social e unito molti giovanissimi nel lutto per la scomparsa del caro Francesco: “Ciao Checco, ci mancherai” recita uno dei tantissimi messaggi di cordoglio. “Splendi da lassù” scrive un’altra amica.
Capelli ricci e occhi chiari, Francesco, classe 2005, aveva compiuto da pochi giorni 17 anni e frequentava il Liceo delle scienze umane all’Istituto superiore “Marco Casagrande” di Pieve di Soligo.
È una grave perdita per la scuola di via Stadio, proprio nell’ultimo giorno di servizio del dirigente Paolo Rigo, che ha ricevuto la tristissima notizia poche ore dopo il congedo dai docenti, perché da domani 1° settembre entrerà in servizio la nuova dirigente reggente Giuliana Barazzuol.
“L’Istituto è rattristato per quanto accaduto – afferma Rigo -: quando giovani vite sono così repentinamente interrotte, le parole da sole non bastano a mitigare il dolore in ognuno di noi. Quando una scuola perde un suo alunno in maniera così tragica, perde un pezzo di sé. Noi adulti sentiamo la responsabilità di stare vicino ai nostri ragazzi e riflettere con loro sulla caducità della vita, e di conseguenza su quanto valore essa abbia. La scuola, in ognuna delle sue componenti, è vicina alla famiglia e le esprime le più sincere condoglianze”.
La pagina social gestita dai rappresentanti degli studenti dell’istituto pievigino ha condiviso la tragica notizia; in queste ore l’immagine del profilo, che normalmente riporta il logo della scuola, appare completamente nera, in segno di lutto.
Gli insegnanti ricordano Francesco come “un alunno dal tratto gentile ed elegante, sempre educato e rispettoso nei confronti dell’ambiente scolastico, dei compagni e dei docenti”. Una compagna di classe, ancora sconvolta per la notizia, aggiunge: “Era un ragazzo tranquillo e buono, sempre pronto ad aiutare gli altri. Francesco e io arrivavamo per primi in classe la mattina, e ogni giorno facevamo lunghi dialoghi. Mi trovavo davvero bene con lui, sentirò tanto la sua mancanza”.
Francesco, nella pausa estiva dalla scuola, stava lavorando in un noto caseificio della zona: “Lo ricordo come un caro ragazzo – commenta la titolare, molto addolorata per la notizia – Oggi mercoledì sarebbe stato il suo ultimo giorno in azienda, dove svolgeva la mansione di aiuto casaro: è un lavoro per nulla semplice, e questo dimostra quanto fosse volenteroso, disponibile ad impegnarsi anche durante il tempo delle vacanze estive per potere acquisire nuove esperienze e conoscenze in campo lavorativo, oltre allo studio”.
(Foto: per concessione di un lettore).
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