Una folla di gente ha accolto questa mattina la bottiglia ecosolidale negli impianti sportivi di Bagnolo, un appuntamento preso come occasione di riflessione sul concetto del termine ‘dono’, con tutte le sue implicazioni sia sul piano ambientale che umano.
All’appuntamento, oltre al sindaco Loris Dalto, erano presenti altri rappresentanti dello stesso comune di San Pietro di Feletto e di Cessalto – che riceverà la bottiglia a fine 2018 -, Viviana Cadamuro – presidente dell’associazione La Sorgente dei Sogni -, il dottor Agostino Steffan – direttore del reparto di Immunologia del Cro (Centro di Riferimento Oncologico) di Aviano -, studenti della scuola media accompagnati dai propri insegnanti, il gruppo degli alpini e della Protezione Civile.
“Dona un tappo” è stato lo slogan scelto per un’iniziativa che si prefigge l’obiettivo di raccogliere fondi per finanziare una borsa infermieristica di ricerca: dopo l’esperienza del comune friulano di San Dorligo della Valle, sabato scorso, 13 gennaio, questa bottiglia lunga circa 12 metri è giunta a San Pietro di Feletto e vi rimarrà fino al prossimo aprile.
Anche gli studenti delle scuole, seguiti dai propri insegnanti, hanno voluto dare il proprio contributo, collaborando a un’iniziativa dove il rispetto per l’ambiente si accompagna alla riflessione sul ruolo della ricerca, sempre più necessaria di fronte all’insorgere di patologie temibili.
Una campagna di sensibilizzazione resa possibile dall’instancabile azione dell’associazione senza scopro di lucro La Sorgente dei Sogni, che si impegna nel trasportare questa ecobottiglia in tutto il Nord Italia, vendendo i tappi a fini benefici.
Come ha specificato Agostino Steffan, “è possibile accompagnare tutti insieme quotidianamente la ricerca sul piano oncologico. Il passaggio dal laboratorio al letto del paziente è possibile grazie a una cordata di persone, oltre ai medici e ricercatori che applicano un determinato protocollo e risulta importante anche l’attività dell’infermiere, complementare alle figure del medico e del ricercatore stesso. Tutto il territorio deve mantenere vivo il concetto di prevenzione. Non sempre avviene la guarigione del paziente, ma si tratta di un obiettivo che ci poniamo costantemente”.
Sulla rilevanza del concetto del dono come simbolo si è soffermata Viviana Cadamuro, presidente dell’associazione promotrice del progetto, un significato riportato anche in alcuni bigliettini donati dagli studenti delle scuole medie ai presenti e appesi ai numerosi palloncini lasciati volare in aria, autentici emblemi del messaggio di speranza che iniziative come questa possono infondere.
Giovanni e Beatrice, ad esempio, hanno scritto: “Dona una tappo e sorrideranno in due: l’ambiente e una persona. Porta anche tu i tappi nel Feletto, c’è la bottiglia ecosolidale”. Un appello che sicuramente, visti i presupposti, non rimarrà inascoltato.
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(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
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