L’opposizione sulla casa di riposo Da Lozzo Dalto: “Poca informazione”. Rizzo: “Io stessa ho poche notizie”

A fare il nome della casa di riposo Da Lozzo Dalto di Santa Maria di Feletto, frazione del Comune di San Pietro di Feletto, come “tra quelle più esposte al Coronavirus” è stata l’azienda sanitaria Ulss2 che, in occasione di diverse conferenze stampa rese pubbliche sul proprio canale Facebook, ha citato in questo senso la residenza per anziani, assieme a Casa Fenzi di Conegliano e al Cesana Malanotti di Vittorio Veneto.

Alla luce di ciò, il capogruppo di minoranza Cristina Mandia avrebbe chiesto maggiori delucidazioni in merito al sindaco Maria Assunta Rizzo, ma senza, a suo dire, ricevere ancora una risposta.

“Ho fatto due righe al sindaco – ha raccontato Mandia – chiedendo quale fosse la condizione effettiva della casa di riposo Da Lozzo Dalto di Santa Maria e per avere un quadro generale sulla situazione della struttura, senza aver ancora ricevuto un riscontro a distanza di una settimana“.

“Credo che in casi come questi non si debbano guardare i 30 giorni per poter rispondere – ha sottolineato il capogruppo di minoranza – anche perché il sindaco riceve tutti i giorni il bollettino, con i dati aggiornati, direttamente dall’Ulss2, quindi dovrebbe dare delle informazioni a tutti i cittadini, e non solo al suo gruppetto. Penso sia corretto far sapere il numero dei decessi e se ci sono effettivamente delle indagini in corso come in altri casi“.

Cristina Mandia, alla luce del suo impiego nel corpo di Polizia locale del Comune di San Fior, ha poi fatto un quadro generale su quello che è il sistema di informazione e comunicazione gestito fino ad ora dall’amministrazione comunale, mettendolo a confronto con quello di altre realtà limitrofe: “Il sito non è tanto aggiornato ultimamente o, comunque, non è in linea con quelli che sono gli ultimi dpcm emanati. Inoltre troviamo che ci sia poca informazione sullo stato in generale del Comune”.

“Non dico di fornire quelli che sono i dati sensibili, questo è certo – ha proseguito Mandia – ma almeno spiegare quella che è la situazione in generale del territorio comunale, perché i cittadini sono preoccupati e vengono anche da noi della minoranza a chiedere se sappiamo qualcosa. In merito alla casa di riposo sembra quasi ci sia un mistero che impedisca di sapere, ma non è sicuramente colpa del sindaco se la situazione della casa di riposo è quella che è, però è giusto informare”.

“Inoltre, – ha aggiunto il capogruppo – avevo contattato telefonicamente l’assessore Cristiano Botteon per far sapere che noi della minoranza ci offrivamo come volontari per aiutare, ma c’è stata sollevata la questione che i volontari stessi devono essere assicurati: credo che in situazioni di emergenza, e quando uno si offre di dare una mano, non si debba guardare il colore politico. Vorrei che cambiasse questo atteggiamento di chiusura”.

La stessa Mandia ha fatto poi sapere come il gruppo di minoranza starebbe mettendo insieme una donazione, che sarà poi versata sul conto per l’emergenza del Comune oppure investita nell’acquisto di nuovi dispositivi di sicurezza.

Parole dell’opposizione a cui il primo cittadino ha così risposto: “La casa di riposo è una struttura privata e neppure io, in questo momento, ho molte informazioni in merito, informazioni che ha invece l’Ulss. Personalmente non ho ricevuto notizie né da una parte né dall’altra”.

Confermo di aver ricevuto la lettera inviata da Mandia, che ho potuto vedere solo lunedì: sto cercando delle informazioni che dovrebbero arrivare, come mi è stato detto dai due rappresentanti nominati dal Comune nella struttura, con i quali non è stato possibile fare degli incontri per evidenti motivazioni“, ha spiegato il sindaco Maria Assunta Rizzo la quale ha, inoltre, dichiarato di essere solamente a conoscenza del fatto che si sarebbero verificati dei decessi avvenuti “non in modo così eclatante come in altre realtà”. Al personale sarebbe stato fatto subito il tampone e gli ospiti sintomatici sarebbero stati isolati, “rispettando tutte le procedure dell’Ulss”.

Sul fronte della comunicazione generale, il primo cittadino ha così replicato: “Abbiamo sempre avvisato tutti e messo gli opportuni avvisi anche all’esterno dei parchi. Per l’ultimo dpcm c’è un ritardo di un giorno o due, dovuto alla scarsa disponibilità di personale, ma aggiorneremo sicuramente tutti gli avvisi. Per quanto riguarda il quadro generale, ho ritenuto non fosse opportuno utilizzare il sito per parlare di decessi o di contagiati, anche per una questione di privacy. Posso comunque dire che nel Comune ci sono stati in tutto una quarantina di casi, dieci dei quali in casa di riposo, e, fortunatamente, circa la metà è già guarita”.

“So che la minoranza si era offerta di aiutare, ma l’offerta è arrivata a emergenza inoltrata quando avevamo già un certo numero di volontari, soprattutto tra i giovani, cosa che mi rende fiera: non potevamo quindi prenderne degli altri e abbiamo dovuto mettere uno stop, perché il volontariato costa in termini di assicurazione. – ha dichiarato Rizzo – In ogni caso teniamo ben presente questa offerta, nel caso ci dovesse essere una necessità futura”.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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