Il progresso avanza ma di sicuro non riesce a cancellare quel patrimonio di tradizioni, religiose e di devozione, che compongono il nostro tessuto sociale.
A Venezia oggi giovedì è stata una giornata di festa, oltre che un momento dedicato alla riflessione e al raccoglimento, in occasione della ricorrenza della Madonna della Salute.
I fedeli hanno affollato la Basilica dedicata alla Madonna della Salute, non badando all’orario: alle 17, orario in cui è stata celebrata una delle Sante Messe celebrate, il luogo di culto era ancora gremito di gente.
C’è chi ha seguito la cerimonia religiosa dall’Altare Maggiore, mentre altri erano intenti nell’accensione delle candele. Qualcun altro invece ha colto l’occasione per la confessione.
L’accesso da una sponda all’altra è avvenuto grazie al ponte votivo, da cui era possibile sbucare su Calle del Bastion, per poi passare per Sotoportego de l’abazia.
A gestire i flussi a piedi c’erano gli agenti della Polizia locale di Venezia, i quali indicavano alle persone di tenersi “sulla destra, vicino al muro”.
Dentro alla chiesa, intanto, si respirava devozione: presenti famiglie e fedeli di tutte le età, dagli anziani fino a giovanissimi studenti.
Poi, a poca distanza a piedi, era possibile trovare uno spazio per la convivialità, con le bancarelle di caldarroste, frittelle e dolciumi vari.
Bancarelle che ricordano come in passato la Madonna della Salute fosse una ricorrenza celebrata non solo nei centri più grandi, ma anche nei paesi più piccoli, come San Pietro di Feletto.
In paese si narra che, indicativamente nel periodo fino agli anni Settanta, la villa del giudice Stiz aprisse i propri cancelli per accogliere nel cortile bancarelle varie.
Nella chiesetta del complesso, invece, veniva celebrata la Santa Messa dedicata alla Madonna della Salute, che richiamava molta gente.
Un modo di stare in convivialità nel paese, divenuto nel tempo un appuntamento fisso che ancora oggi in molti ricordano.
(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: Arianna Ceschin)
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