Sono passati già nove anni dalla presentazione al Tribunale amministrativo del Veneto del ricorso da parte del Comune, eppure potrebbe essere ancora lontana la sentenza sul mancato saldo di 57.600 euro da parte della Regione Veneto al Comune stesso per l’attuale scuola elementare di Rua di Feletto.
È stata infatti pubblicata all’inizio di marzo l’ordinanza interlocutoria della seconda sezione del Tar di Venezia che ha assegnato alle due parti (Comune e Regione, quest’ultima non costituita in giudizio) 20 giorni di tempo per presentare memorie sulla giurisdizione amministrativa della controversia, ovvero su quali debbano essere a loro avviso i giudici che dovranno occuparsi della vicenda.
Quest’ultima ebbe inizio nell’estate del 2012, quando, presentando un ricorso al Tar, l’amministrazione comunale impugnò il provvedimento dello stesso anno con cui la Regione negò la proroga dei termini di rendicontazione del contributo che era stato concesso al Comune ancora nel 2004 e revocò il saldo finale, equivalente a circa un decimo del contributo complessivo concesso dalla giunta regionale, che fu superiore al mezzo milione di euro.
Soldi serviti a costruire l’attuale scuola elementare di Rua di Feletto, che venne inaugurata una decina di anni fa. Il Comune chiese l’annullamento dei provvedimenti regionali che fecero sfumare 57.600 euro, soldi che il Comune anticipò, senza mai perdere la speranza di poterli un giorno introitare dalla Regione.
Nel frattempo le giunte comunali si sono succedute, ma l’obiettivo degli amministratori felettani di definire la questione e provare a recuperare la somma resta intatto.
Nella recente ordinanza decisa in una camera di consiglio svoltasi in videoconferenza, tuttavia, i giudici del Tar dubitano “per costante giurisprudenza” di doversi occupare della controversia nel merito.
I magistrati, intenzionati a “sollevare d’ufficio la questione di difetto di giurisdizione”, hanno assegnato alle parti venti giorni per dire la loro.
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