San Pietro di Feletto, 10 mila euro in solidarietà: Il Colle dona 350 pacchi di viveri alla Croce rossa del Veneto

Un gesto di solidarietà per sostenere le famiglie in difficoltà è quanto messo in campo dall’azienda vitivinicola Il Colle di San Pietro di Feletto, guidata dai tre fratelli Francesco (30 anni), Andrea e Sara Ceschin (28 anni) che, assieme alla mamma Gianna portano avanti una tradizione di famiglia, sorta nel 1978 grazie a papà Fabio e che ora conta circa una quindicina di dipendenti.

“Considerato il lockdown, noi fratelli ci siamo messi a tavolino per capire quali fossero le azioni da intraprendere – ha spiegato Sara Ceschin, uno dei gestori dell’azienda – e abbiamo pensato di contattare la Croce rossa del Veneto, con sede a Jesolo: si tratta di un’associazione seria e in più la sede centrale si trova nel veneziano, un’area colpita dalla pandemia nel settore del turismo, degli hotel e dei ristoranti, una filiera con la quale noi lavoravamo davvero molto”.

Ma l’idea non si limitava alla semplice consegna di una cifra in denaro ma, piuttosto, nella realizzazione di un’esperienza un po’ diversa, come ha spiegato l’azienda: per questo 7 volontari della Croce rossa si sono recati nella sede del Colle, per confezionare dei pacchi assieme ai dipendenti della cantina, contenenti tutti i beni di prima necessità, dalla pasta alla verdura in scatola, oltre a prodotti dolciari tipicamente natalizi.

Il risultato è stato una donazione di 10 mila euro, investita in 350 pacchi dono, con al loro interno dei prodotti alimentari sufficienti a sostenere, per circa una quindicina di giorni, una famiglia composta da 4 persone.

Questi pacchi, poi, tra le giornate di lunedì e mercoledì prossimo saranno distribuiti tra i 26 comitati della Croce rossa del Veneto, i quali si occuperanno di consegnarli a domicilio alle famiglie che più ne hanno bisogno: l’associazione, infatti, è da sempre a stretto contatto con i Servizi sociali dei Comuni della Regione che, in base al reddito Isee, segnalano i nuclei famigliari economicamente più bisognosi

Da parte sua, l’azienda si è offerta anche per quanto riguarda il trasporto dei bancali nella sede regionale della Croce rossa.

“Per noi, è la prima volta che entriamo in un’azienda per preparare dei pacchi assieme ai dipendenti”, hanno confessato Francesco Bosa, Antonio Bonagura ed Elisa Tinello, rispettivamente presidente, delegato regionale per l’inclusione sociale e consigliere regionale della Croce rossa, i quali hanno svelato l’intenzione di mantenere viva una collaborazione con l’azienda Il Colle, alla luce dell’esperienza particolare vissuta assieme.

Considerata anche la pandemia in corso, e di conseguenza la crisi economica, la povertà in Veneto è sensibilmente aumentata nel corso di quest’anno: consegna di vestiti, medicinali, buoni pasto e mascherine, servizio di voce amica e taxi sanitario sono stati solamente alcuni dei servizi che hanno visto impegnati quasi 8 mila volontari nella Regione.

“Il Colle ci ha permesso di fare un’esperienza in più – hanno aggiunto i volontari – e questa collaborazione continuerà”.

“Avevamo l’esigenza di vivere la solidarietà che andavamo a fare”, ha ribadito Sara Ceschin, la quale ha confermato come, vista la situazione odierna in generale, sia importante fare rete.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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