La gestione dei consigli comunali a San Pietro di Feletto è un tema arrivato direttamente sulla scrivania del Prefetto di Treviso Maria Rosaria Laganà: lo scorso 29 aprile il capogruppo Cristina Mandia, in rappresentanza della minoranza, ha inviato al Prefetto stesso una lettera, nella quale il consigliere di minoranza rilevava quelle che, a suo parere, sarebbero le criticità dimostrate dal Comune in materia di organizzazione della comunicazione tra consiglieri.
A tal proposito, Mandia ha citato il caso del consiglio comunale dello scorso 20 aprile: in quell’occasione, tra i punti all’ordine del giorno, era prevista l’approvazione di un progetto relativo al recupero, in ottica turistica, dell’ex scuola comunale di piazza papa Giovanni XXIII a San Pietro di Feletto e, proprio nel corso della seduta, Mandia aveva obiettato come la minoranza non avesse ricevuto in maniera adeguata gli allegati da consultare, necessari per l’approvazione o meno del punto.
Una visione, però, che era stata rimandata al mittente dal sindaco Maria Assunta Rizzo, la quale non aveva ritenuta opportuna la scelta di rinviare il tema: il punto era stato approvato, non senza però un precedente scontro tra le parti (qui l’articolo).
Mandia è quindi tornata sulla questione nella sua lettera al Prefetto, dove ha ribadito l’impossibilità per la minoranza di visionare in anticipo i progetti, citando l’assenza di una nota informativa in merito al deposito di una copia cartacea del progetto stesso.
Inoltre, secondo Mandia, non sarebbe stata adottata una modalità alternativa per l’apertura dei documenti inviati, nonostante le criticità che la minoranza avrebbe segnalato. Documenti che sarebbero stati inviati via mail, anziché tramite pec.
In sostanza, il capogruppo ha chiesto “un intervento che ripristini la regolarità amministrativa e la trasparenza nello svolgimento del ruolo di consiglieri comunali”, obiettando come non ci sia un regolamento relativo allo svolgimento dei consigli comunali, ma “solamente uno statuto comunale” nel quale, a detta di Mandia, mancherebbero i riferimenti in merito alle “modalità di comunicazione con i consiglieri comunali relativamente alla convocazione del consiglio”.
Oltre a ciò, Mandia ha riferito al Prefetto come il primo cittadino non avrebbe mai convocato la conferenza dei capigruppo.
“Risponderemo entro i termini al Prefetto”, è quanto ha dichiarato il sindaco Maria Assunta Rizzo, la quale ha riferito di essere a conoscenza del documento inviato da Cristina Mandia al Prefetto di Treviso.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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