San Pietro di Feletto, è polemica sui ristori alle imprese. Mandia: “Contributi europei, una scusa”

Il tema dei ristori e degli aiuti alle imprese, in generale, è stato più volte dibattuto in questo periodo di emergenza sanitaria e di crisi economica e, proprio su tale questione, l’opposizione del Comune di San Pietro di Feletto ha voluto indirizzare l’attenzione.

A sollevare il tema è stato il capogruppo di minoranza Cristina Mandia, che nei mesi scorsi aveva più volte, e in diverse occasioni, obiettato alla scelta dell’amministrazione comunale di mettere a disposizione delle imprese uno sportello per la ricerca di fondi regionali ed europei, anziché dare un contributo in denaro.

Il sindaco Maria Assunta Rizzo aveva dichiarato di considerare più utile uno strumento di questo tipo, in grado di fornire agli imprenditori delle soluzioni a lungo termine: esigenza che, secondo quanto riferito dal primo cittadino, sarebbe stata avanzata direttamente dalle aziende del territorio.

Di fronte a ciò, Mandia aveva rimarcato come l’emergenza odierna, a suo parere, richiedesse degli aiuti più immediati. “Vorrei ribadire che, purtroppo, non si vive di solo prosecco: c’è chi deve fare i conti a fine mese con la crisi generata dalla pandemia – ha sottolineato Mandia – La scusa dei contributi europei non regge più”.

“Vorrei sapere quante di queste categorie hanno ricevuto contributi europei dal suo sportello – ha proseguito il consigliere di opposizione – Ci sono Comuni che stanno facendo il secondo giro di ristori o li stanno dando adesso Comuni delle nostre dimensioni: a San Pietro di Feletto zero”.

Due diverse opinioni emerse anche in relazione a un’altra questione: la disponibilità di uno spazio comunale per i gruppi consiliari. Se da un lato Mandia aveva contestato l’assenza di uno spazio per riunirsi (vedi articolo), dall’altra il sindaco Rizzo aveva reso noto come neppure la maggioranza disponesse di ciò e come quanto richiesto non fosse previsto dai regolamenti (vedi articolo).

Un tema, questo, su cui Mandia pare voler dare battaglia: “I regolamenti si possono modificare e sarebbe la prima cosa che farei se fossi sindaco. Toglierei tutte queste inutili barriere che danno accesso a pochi eletti”.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: Archivio Qdpnews.it).
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