Non è stata approvata la mozione presentata dalla minoranza del Comune di San Pietro di Feletto, in occasione dell’ultimo consiglio comunale, tenutosi lo scorso giovedì 30 luglio: in sostanza l’opposizione, tramite il capogruppo Cristina Mandia, chiedeva all’amministrazione la messa a disposizione di fondi a sostegno delle imprese del territorio economicamente danneggiate dalla pandemia da Covid-19.
Mozione che ha provocato un fitto confronto tra minoranza e maggioranza, quest’ultima più protesa verso l’istituzione di uno sportello gestito da professionisti, a disposizione per consulenze in fatto di contributi regionali ed europei.
Tutto è partito dalla lettura del testo della mozione da parte del consigliere Cristina Mandia, dove la misura proposta veniva presentata come un mezzo “per salvaguardare un minimo del reddito”.
Proposta a cui il sindaco Maria Assunta Rizzo ha risposto con il progetto dello sportello di consulenti, giudicato efficace in misura maggiore rispetto a quella che sarebbe risultata “un’azione più di facciata che di sostanza”.
“Nei giorni scorsi ho incontrato i rappresentanti delle imprese del territorio, che hanno manifestato una certa difficoltà nel reperire informazioni. – ha dichiarato il primo cittadino – Le loro associazioni di categoria e i commercialisti, da quanto ci hanno segnalato le imprese stesse, indicano quelle che sono le possibilità in fatto di contributi regionali ed europei, ma non il percorso per raggiungerli e, di conseguenza, ci è stato chiesto l’aiuto di un professionista e non un intervento economico. Credo sia più valido un sostegno di questo genere: il fondo sarebbe una cosa fine a se stessa“.
“Inoltre – ha proseguito il sindaco – a settembre non sappiamo cosa accadrà, vista anche l’apertura delle scuole, e non possiamo usare l’avanzo di amministrazione”.
Parole che non hanno trovato nessun assenso da parte di Mandia, che si è dichiarata per nulla convinta da quanto espresso dal sindaco, obiettando come si tratterebbe di “un segnale da parte del Comune nei confronti dei cittadini” e invitando a considerare l’esempio di altre realtà comunali, “che hanno stanziato dei fondi con avanzi minori rispetto a quelli di San Pietro di Feletto”.
“Ritengo che sia un segnale che possiate dare anche voi – è stato il concetto rimarcato più volte dal consigliere di opposizione nel corso del dibattimento – Penso che lo sportello possa essere un di più, mentre una cifra in denaro, seppur piccola, magari per qualcuno potrebbe essere di aiuto, per pagare l’affitto di un mese ad esempio. Sinceramente, non credo che questa cosa non interessi a nessuno”.
“Comunque prendo atto che non vuole dare un segnale a livello locale”, è stato l’attacco sferrato da Mandia al sindaco Rizzo a cui, successivamente, ha risposto l’assessore Giorgio Comuzzi, obiettando come “si tratterebbe di dare delle risorse a pioggia, cosa che non farebbe contenti i cittadini”.
“Tante cose sono state date a pioggia, ma quelle andavano bene – ha osservato Mandia – e di certo non abbiamo mai parlato di fondi a pioggia, bensì di fondi dati secondo determinati criteri: la cosa, seppur piccola, verrebbe apprezzata”.
Un dibattito nel quale si è inserito anche il consigliere di opposizione Giovanni Cesca, citando il caso della convenzione stipulata dal Comune di Treviso con una banca per aiutare le imprese, giudicata però errata dall’assessore Cristiano Botteon, il quale ha asserito come “non sia giusto che il Comune si esponga nei confronti di privati” come fatto dall’amministrazione trevigiana.
Due differenti visioni di quello che potrebbe essere un aiuto efficace alle imprese dopo il lockdown: sta di fatto che la mozione ha ricevuto un parere contrario dall’intera maggioranza e, per questo, è stata rigettata.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
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