Piazza Municipio a Rua di Feletto stasera alle 21 ospiterà il Concerto per la Galilea e per la pace, un’iniziativa a ingresso libero con offerta responsabile, allo scopo di devolvere integralmente i proventi a favore del progetto Magdala dei Legionari di Cristo.
Ma in cosa consiste il progetto Magdala? L’hanno spiegato due membri della congregazione, ovvero padre Alfonso Cutanda (originario della Spagna) e padre Alfredo Ibarra (proveniente dal Messico), entrambi attivi a Roma, i quali hanno spiegato la genesi di tutto.
Si tratta, infatti, della prima volta in cui il concerto (un appuntamento riproposto ogni anno con una destinazione sempre diversa dei fondi raccolti) indirizza le offerte a tale progetto (consultabile sul sito www.magdala.org).
Progetto che riprende il proprio nome dall’omonima cittadina israeliana, dove si trova situato un centro di meditazione, di ritiro e preghiera guidato dai Legionari di Cristo, a cui si affianca un’area archeologica: i fondi del concerto saranno quindi investiti alla sua implementazione.
La curiosità di questo luogo sta proprio nella sua genesi. Era il 2009 quando erano iniziati i lavori di realizzazione di questo centro, quando la ruspa, a soli 30 centimetri di profondità, andò a cozzare contro un ostacolo: si trattava dei resti della sinagoga di Magdala, ovvero la più antica scavata in Galilea, collocata in quello che era un fiorente villaggio di pescatori del I secolo d.C., dove era presente una comunità ebraica osservante.
Probabilmente proprio qui Gesù ha insegnato alle moltitudini di gente, tra cui a Maria Maddalena: a riprova di ciò furono trovate delle monete, coniate tra il 5 e il 33 d.C., tra cui una risalente al 29 d.C., riconducibile proprio all’episodio dove Gesù aveva insegnato in sinagoga.
I resti del luogo rimandano alla vocazione alla pesca del villaggio e inizialmente furono di ostacolo alla costruzione del nuovo centro, per i quali furono necessari dei permessi per ricollocarne la costruzione. Ora il luogo stesso ha attirato una vasta attenzione, da parte del pellegrino cristiano ed ebreo, ma anche degli archeologi, interessati al valore storico-artistico dell’area.
Il centro presenta varie cappelle (tra cui una dedicata proprio a Maria Maddalena), oltre a servizi per i pellegrini, ma anche otto particolari pilastri, sette dei quali ricordano le donne che nella Bibbia hanno seguito Gesù e uno invece dedicato alle donne di fede di tutti i tempi.
Uno spazio, pertanto, come hanno spiegato le due figure religiose che stasera assisteranno al concerto, centrato molto sul valore dell’universo femminile e sulla rilevanza del suo ruolo nella trasmissione della fede.
L’appuntamento è realizzato in collaborazione con la Pro loco di San Pietro di Feletto e l’associazione “I quattro accordi”, con il patrocinio del Comune e i Legionari di Cristo.
Il pubblico potrà ascoltare le canzoni di Alberto Grollo & Five Street Quartet, Feto e la partecipazione di Dimitri Dall’Arche.
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