La sera del 5 gennaio, come usanza vuole, è dedicata alle tradizioni e tra queste figura anche il panevin. Un momento di aggregazione per tutta la comunità, che si ripete da tempo immemorabile ogni anno. Ma si tratta anche di un appuntamento dove poter predire quella che sarà la sorte dell’annata appena inaugurata e i più esperti si ritrovano con lo sguardo intento a cogliere la direzione della cenere.
Il detto, infatti, dice che “fuische a matina, ciol su il sac e va a farina“, ovvero i mesi venturi saranno poco prolifici, mentre nel caso contrario – “fuische a sera, poenta a pien cagliera” – la sorte sarà più benevola.
Come ha spiegato la stessa Lucina Pradal, presidente della Pro Loco del Comune di San Pietro di Feletto, “ogni anno vengono accesi i panevin allestiti nell’ambito del Consorzio Pro Loco del Quartier del Piave. Nel caso specifico di Rua, sicuramente il panevin è sempre stato fatto con la Pro Loco a partire dalla sua nascita nel 1969, ma prima era tradizione che nelle case venissero organizzati dei panevin privati”.
“Il panevin è stato ridimensionato rispetto al passato – ha proseguito la presidente – in quanto non viene più utilizzata la legna di vite, bensì quella di bosco, mentre è rimasta invariata l’abitudine di servire la pinza, dolce tipico di questa festività, assieme al vin brulé. Noi usiamo la ricetta di sempre, quella tradizionale conosciuta da tutti. Le tradizioni, quindi, vengono mantenute salde, ma per accontentare anche i giovani ci sarà un concerto dei Segnali Caotici, una band di tributo ai Nomadi”.
“Una befana (nella foto) scenderà dal campanile di Rua di Feletto – ha continuato Pradal – per l’accensione del panevin alle 21 e posso dire che tutto, pinza compresa, è pronto per accogliere la gente. Saranno circa 30 anni che ogni anno si fa scendere la ‘vecchia’ dal campanile paesano e viene fatta dai ragazzi della Pro Loco. Una volta veniva caricata su un camion e le si faceva fare il giro del paese. Oggi, per una serie di normative, questo non accade più, bensì si sceglie di esporla a bordo di un’ape all’esterno della sede municipale. A Moriago della Battaglia verrà benedetto il fuoco e poi sette tedofori porteranno questo fuoco prima a San Michele, poi a Santa Maria, a San Pietro di Feletto, Bagnolo e infine a Rua”.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it ® riproduzione riservata).
#Qdpnews.it