Domenica 24 novembre 2019, si è tenuto uno dei primi incontri di approfondimento in occasione dell’uscita del volume “La Pieve di San Pietro di Feletto e la teologia Aquileiese” della professoressa Eva Spinazzè e dell’avvocato Danilo Riponti, pubblicato da edizioni Antilia.
L’amministrazione comunale di San Pietro di Feletto insieme all’associazione “Amici dell’Antica Pieve” e alla locale Pro Loco hanno organizzato due incontri nella Pieve di San Pietro di Feletto per promuovere questa nuova importante pubblicazione.
La scorsa domenica 24 novembre è stato presentato il saggio “La Pieve di San Pietro di Feletto: Il ciclo del Credo Apostolico”, mentre sabato 14 dicembre, alle ore 16, sarà la volta del saggio “La Pieve di San Pietro di Feletto: Forme e linee di luce”.
I due autori hanno voluto fornire un quadro da un lato artistico-teologico degli affreschi della Pieve, dall’altro architettonico e astronomico nella costruzione dell’edificio medievale.
La Pieve di San Pietro di Feletto è sicuramente un luogo attrattivo, sia per l’importanza storica e artistica che riveste, sia per il contesto paesaggistico all’interno del territorio collinare oggi patrimonio dell’Unesco.
Amatissima da Papa Roncalli, San Giovanni XXIII, che amava celebrarvi la Santa messa con le opere spalancate sulla splendida visione panoramica della vallata, la Pieve conserva una ricchissima tradizione storica e offre l’opportunità di riflettere sulla vita della chiesa attraverso i secoli e sulla grande tradizione medievale.
La millenaria Pieve di San Pietro di Feletto costituisce uno scrigno prezioso di arte sacra e spiritualità cristiana, testimonianza ed eredità tra le più alte del medioevo della Marca Trevigiana: il corredo degli affreschi, in particolare la “Biblia Pauperum” costituita dal magnifico ciclo del Credo Apostolico, documentano in modo sublime la catechesi medievale e la teologia Aquileiese.
La Pieve offre anche uno stimolante interrogativo: l’orientazione di un edificio sacro medioevale può essere stata scelta rispettando precisi criteri dettati dall’osservazione del cielo?
Alcune risposte si possono trovare in questo saggio dimostrando come nell’età paleocristiana e nel medioevo vi fosse la consuetudine di allineare l’architettura sacra verso il sorgere o il tramontare del sole o della luna in un punto significativo sull’orizzonte in date importanti per il costruttore, come nel giorno del patrono della chiesa o a una delle poche feste dedicate a Maria, celebrate durante il medioevo.
“Due ore di vicende medievali della Pieve – ha spiegato l’avvocato Riponti – tra archeoastronomia e teologia aquileiese sul simbolo degli Apostoli. Ho ricordato don Piergiorgio e Toni Soligon, carissimi amici che ci hanno lasciato. Ho illustrato il piano dell’opera, mentre la professoressa Spinazzè ha fatto una relazione sui suoi rilievi archeo-astronomici e io sul Credo Apostolico”.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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