Una targa per ricordare l’ingegnere Renato Morandi, padre dell’Aeronautica civile e tra i proprietari del complesso di Ca’ Milone

I 120 anni della nascita di Renato Morandi, ingegnere e padre dell’Aeronautica civile, sono stati celebrati nel pomeriggio di giovedì 12 maggio, nel complesso di Ca’ Milone a San Michele di Feletto, frazione del Comune di San Pietro di Feletto.

L’immobile sorgeva come residenza veneziana nella campagna felettana già nel Settecento fino a divenire sede di un comando militare austriaco durante il Primo conflitto mondiale, nell’autunno inoltrato del 1917: il complesso, oltre alla classica casa padronale, comprende anche un borghetto agricolo, dove nel 1870 era situato addirittura un minibachificio.

Nel tempo si sono susseguiti vari proprietari del complesso, ora gestito dalla famiglia Becich, che lo ha trasformato in un bed&breakfast, oltre che sede per matrimoni ed eventi in generale.

Tra i proprietari che lì hanno risieduto c’è stato anche Renato Morandi, a cui venerdì 13 maggio è stata intitolata una targa posta su una parete del borghetto, alla presenza di Claudia Meneghin (assessore alla Cultura per il Comune di San Pietro di Feletto), a rappresentanti della direzione dell’aeroporto del Lido di Venezia e a Pietro Lando, autore del volume “Le ali di Venezia. Nascita e sviluppo dell’aviazione nel Novecento lagunare”, assieme a ospiti vari.

Una targa, quindi, dedicata a un “giovane esuberante e illuminato, dotato di eccezionale intuito e talento” e “padre dell’Aeronautica civile italiana”, il quale soggiornò spesso nella residenza di San Michele di Feletto dal 1902 al 1930, anno della sua morte. “Vola alto, sopra questo cielo, il suo ricordo”, sono le parole leggibili sulla stessa targa.

Proprio Morandi è stato fondatore ad Ancona della compagnia aerea Transadriatica (Società anonima di navigazione aerea transadriatica) alla fine del 1925, identificata dal simbolo della rondine. Una compagnia trasferita l’anno successivo al Lido di Venezia e tra le prime a occuparsi del trasporto di passeggeri, inaugurata dal primo volo di linea dall’Italia verso Vienna.

“Per noi è stata una sorpresa scoprire la vicenda – ha affermato l’assessore Claudia Meneghin, annunciando una mostra per il prossimo anno dedicata proprio alla figura dell’ingegnere – ed è un onore che Morandi abbia scelto di vivere qui: è una figura che va a valorizzare il nostro territorio“.

“Credo che per il futuro sia importante riscoprire la storia del passato, fatta di situazioni che sembrano essere lontane da noi – ha affermato Pierpaolo Becich, proprietario di Ca’ Milone – Tutto è iniziato da quel 9 settembre 2007, quando il nipote di Morandi (si chiamava anche lui Renato) suonò al nostro campanello, segnalando di aver vissuto in quella casa. Poi, ironia della sorte, proprio nel 2002 (a cent’anni dalla nascita di Morandi) abbiamo qui inaugurato l’elisuperficie”.

“Queste sono figure che danno un senso ai giovani di oggi”, ha concluso Becich.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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