Commozione alla “Festa dei Popoli”: bandiere e canti per l’Ucraina e l’omaggio alla memoria di Adjaraton Die Tall e Amie Colle Goudiaby

Dopo tre lunghi anni di attesa, ieri sera nel giardino dell’oratorio San Giovanni Paolo II a San Vendemiano è tornata la “Festa dei Popoli”, un evento organizzato dal Centro Giovanile “San Vendemiale” e dal gruppo “Stili di vita” per celebrare la ricchezza dei popoli, delle etnie e delle culture presenti nell’Alta Marca Trevigiana.

Un successo inaspettato per l’edizione di quest’anno, che si è distinta per la presenza di centinaia di persone che hanno dimostrato di apprezzare i vari stand che proponevano piatti tipici e artigianato da diverse nazioni del mondo.

I visitatori della “Festa dei Popoli” hanno intrapreso con entusiasmo un vero e proprio viaggio tra i sapori, le tradizioni, gli usi e i costumi del Ghana, del Niger (grazie al popolo Tuareg), dell’Ucraina, dell’Albania, della Bolivia, del Senegal (insieme alle donne dell’Associazione Liguey Djem Kanam – lavorare per crescere), della Moldavia, della Romania, della Macedonia, della Cina, dell’Inghilterra, del Messico e dell’Italia.

Tra le novità di quest’anno c’era “L’angolo dell’incontro e del dialogo”, uno spazio nel quale riflettere sui tanti conflitti sparsi per il mondo e sull’importanza di lavorare ogni giorno per la pace.

“Quest’anno il gruppo ‘Stili di Vita’ ha proposto ‘L’angolo dell’incontro e del dialogo’ – spiega la volontaria Monica Scopel – per ricordare tutti i Paesi che stanno vivendo una crisi, un conflitto o una guerra affinché nessuno venga dimenticato. Con l’aiuto di alcune persone del nostro gruppo, il pubblico ha avuto la possibilità di avere un confronto sulle diverse vie, offerte anche dalle altre grandi religioni, per intraprendere un cammino di pace. Delle signore brasiliane hanno fatto dei laboratori nelle scuole del territorio per sensibilizzare i più piccoli sull’importanza di lavorare per portare la pace sulla Terra. Abbiamo voluto esporre i loro lavori in questa bella occasione”.

Nello stand de “L’angolo dell’incontro e del dialogo” ha colpito molto un cartellone, con scritte in italiano e ucraino e sequenze temporali per immagini, nel quale è stata presentata una fiaba tradizionale che i genitori e i nonni della Russia e dell’Ucraina raccontano ai loro bambini.

I protagonisti della storia tirano una grande rapa, tutti insieme, nella stessa direzione: nell’impresa sono coinvolte le persone della famiglia e tutti gli animali che ne fanno parte (il più piccolo tra loro, un topolino, si rivelerà decisivo per la riuscita della missione).

La signora Marinella ha voluto scrivere nel cartellone questa frase: “La creatività si esprime nella diversità e porta ricchezza di vedute, di conoscenza e di comprensione”.

“Le varie comunità che vivono questo territorio avevano tanta voglia di ritrovarsi – ha affermato Sonia Brescacin, consigliere regionale e consigliere comunale nel Comune di San Vendemiano – Complimenti agli organizzatori della ‘Festa dei Popoli’ che hanno permesso questa bella ripartenza in una splendida serata dove ognuno ha portato la propria cultura e il proprio modo di vivere. Un bel momento di confronto e anche di nuova relazione tra le persone”.

Durante la serata non sono mancate le emozioni grazie alle danze tradizionali dei vari gruppi etnici amici della “Festa dei popoli” e ad un momento toccante nel quale diversi cittadini ucraini, ma anche altre persone, hanno alzato le bandiere del loro Paese cantando insieme con un pensiero rivolto alla guerra che sconvolge l’Ucraina.

Impossibile trattenere le lacrime quando gli organizzatori della manifestazione hanno chiamato sul palco le famiglie di Adjaraton Die Tall e Amie Colle Goudiaby, due amiche senegalesi della “Festa dei Popoli” di San Vendemiano, per ricordare queste due grandi donne mancate all’affetto dei loro cari nel 2021.

Adjaraton Die Tall, conosciuta da tutti come “Mamma Africa”, è stata un punto di riferimento delle donne migranti della zona e di tutto il circondario come Amie Colle Goudiaby, scomparsa a causa di un incidente stradale.

Ieri a San Vendemiano è stata scritta una nuova pagina di storia dell’integrazione nell’Alta Marca Trevigiana grazie al lavoro di tanti volontari che investono ogni giorno sul valore della pace, dell’amicizia e della fratellanza.

(Foto: Qdpnews.it ® Riproduzione riservata).
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