Cordoglio per l’85enne Vinolio Celotti, una vita in cantiere: “Un uomo forte, il lavoro per lui era importante”

 Vinolio Celotti
 Vinolio Celotti

“Un personaggio, un gran lavoratore, instancabile”: sono le prime parole usate dalla famiglia per descrivere Vinolio Celotti, deceduto all’età di 85 anni.

L’uomo, nato e residente a Zoppè di San Vendemiano, per 50 anni ha vissuto la vita di cantiere, come muratore e anche impresario, per un certo periodo. 

Lavorò anche per l’impresa Giacuzzo di Zoppè, per la quale era divenuto una persona di famiglia e con il quale aveva mantenuto i rapporti, anche una volta terminata la sua avventura professionale.

Sposato con la signora Caterina, lo scorso settembre aveva festeggiato 60 anni di matrimonio e di amore con la compagna di una vita, sempre al suo fianco e impegnata a gestire casa e famiglia.

A portarsi via Vinolio è stato un ictus, contro il quale ha combattuto con forza fino alla fine.

“La pensione è la rovina dell’uomo”, era solito ripetere, una frase che ben simboleggia quanto fosse attaccato alla propria professione. 

Da giovane costruì la casa per la sua famiglia, alla quale fu sempre attaccato, alla moglie, alle figlie Sara e Gigliola, superando momenti bui, come la perdita di un figlio a soli 14 anni.

“Aveva una tempra dura e una forte voglia di vivere – il racconto della famiglia – Era una persona energica, che non si faceva comandare da nessuno. Dopo il lavoro, si era dedicato all’orto e alla cura delle proprietà terriere, dei vigneti. Ha sempre tenuto al suo lavoro, con il supporto della moglie, che era la sua ombra. Nostro padre era un pilastro per tutti noi: senza di lui, la casa sembra si sia quasi svuotata”.

“Lui aveva la battuta pronta per tutti ed era molto solare, aveva un carattere forte ed era orgoglioso – hanno continuato – La domenica c’era sempre uno spiedo caldo pronto per la sua famiglia: era una tradizione iniziata con suo papà. Quella era la sua festa: avere la famiglia attorno, ha lavorato per noi ed era felice di quello che ha fatto. Il lavoro era per lui importante, per dare il bene alla sua famiglia”.

Un ritratto, quello delineato dai parenti, che compare anche sull’epigrafe, dove è stato descritto Vinolio Celotti: “Dopo una vita dedicata al lavoro e alla sua amata famiglia, ci ha lasciato, con un caro ricordo nel cuore”, si legge.

Un uomo molto conosciuto, tanto che c’è chi ha pensato bene di lasciare un ricordo accorato, affidandolo ai social: “Buon viaggio Vinolio, verso il prato celeste. Quanti bei ricordi ho della mia infanzia quando tu, mio papà e Bino Franceschin andavate al mattino in bicicletta, verso il cantiere – sono le parole del messaggio – I Tre Moschettieri della caziola, malta e fil de fer: quanti capolavori avete costruito. Ora vi ritrovate lassù di nuovo insieme, sperando che non recitiate il rosario alla vostra maniera di una volta, ma recitiate quello serio. Ciao Vinolio”.

Vinolio Celotti lascia la moglie Caterina, le figlie Gigliola con Gianni e Sara con Andrea, gli adorati nipoti Andrea, Orazio e Gregorio, la sorella, la cognata, il cognato, i cugini, i nipoti, gli amici e tutti i parenti.

Il funerale sarà celebrato lunedì 24 luglio alle 16, nella chiesa parrocchiale di Zoppè, dove sarà recitato il Santo Rosario oggi, domenica 23 luglio, alle ore 18.

Dopo la funzione funebre, la salma verrà tumulata nel cimitero di Zoppè.

(Foto: Onoranze Funebri Roman).
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