Così nasce una stella. Eleonora Dal Pos, 18 anni, è originaria di San Vendemiano e si è diplomata alla Scuola di Ballo dell’Accademia del Teatro alla Scala di Milano, conquistando brillantemente un traguardo ambitissimo, al quale aspira praticamente ogni ballerina.
Nelle scorse settimane la giovane trevigiana ha concluso il suo percorso di studi nello storico e prestigioso istituto – che ha formato i migliori danzatori, uno su tutti Roberto Bolle – diretto da Frédéric Olivieri, e nei giorni seguenti ha completato anche il suo esame di maturità.
Una vita di passione e infinita dedizione quella di Eleonora, nel segno del talento unito allo studio quotidiano, alla cura della disciplina e della tecnica, alla tenacia e alla costanza di chi segue un percorso così impegnativo distante da casa. In punta di piedi.
Come ha cominciato a danzare?
“Ho iniziato a 4 anni, quando frequentavo il secondo anno della scuola dell’infanzia. Mi sono formata al Dance City di San Vendemiano: prima la danza era un po’ un gioco, poi ho cominciato a seguire sempre più lezioni a scuola con docenti qualificati, a partecipare a concorsi e prestigiosi stage anche all’estero, come a Cannes e Lugano. Ogni esperienza è stata utile e preziosa per la mia crescita”.
Ci racconti dell’ingresso e della vita all’Accademia della Scala…
“Durante la primavera della terza media ho sostenuto l’esame di ammissione per l’Accademia, dove sono entrata definitivamente in prima superiore, al quarto corso, e così mi sono trasferita a Milano.
Lì la routine è molto serrata: al mattino ci sono le lezioni di danza, che comprendono l’insegnamento di classico, punte, repertorio, contemporaneo, ed eventualmente nel pomeriggio ulteriori prove. Dopo la pausa pranzo, ci si dirige a scuola, dove frequentiamo le lezioni dalle 16 alle 20, cinque giorni alla settimana: si tratta di un liceo coreutico collegato all’Accademia, per cui la seconda prova dell’esame di maturità si è svolta con una esibizione pratica di danza insieme ad un elaborato di storia del balletto. Dal terzo anno abbiamo iniziato a svolgere lezioni di danza anche il sabato mattina. Al termine di ogni anno accademico abbiamo dovuto sostenere l’esame per la promozione al corso successivo”.
Esperienze e persone importanti in questo percorso?
“Ho preso parte con il mio corso ad alcune trasferte molto arricchenti, sia in Italia che in palchi internazionali, come a Dubai, nel febbraio di quest’anno: siamo venuti a contatto con una realtà completamente diversa dalla nostra, che ci ha sorpresi e affascinati.
In questo percorso in Accademia ho incontrato persone bellissime. Spesso si sente dire che quello della danza è un mondo ipercompetitivo; io invece per la mia esperienza posso dire di aver stretto delle amicizie davvero importanti e significative. In Accademia fin da subito ho trovato delle ragazze più grandi che mi hanno aiutata ad inserirmi, ma anche nella mia classe eravamo molto uniti e ci siamo sostenuti in questo percorso che ci ha portato tutti giovanissimi lontani da casa e dagli affetti più cari”.
Come descriverebbe la giornata del diploma?
“Sabato 8 giugno abbiamo vissuto un giorno davvero emozionante e significativo, che ha coronato nel migliore dei modi questo percorso in Accademia insieme ai nostri insegnanti e familiari. L’esame – per il quale eravamo valutati da un’ampia commissione – prevedeva una lezione di classico, una variazione di repertorio e la parte di contemporaneo, e il tutto si è concluso con la bellissima cerimonia di consegna dei diplomi”.
E ora?
“In questo momento sto preparando e svolgendo audizioni per varie compagnie di balletto. Il mio desiderio è trovare un teatro in cui lavorare: quello della danza non è un mondo facile, ma spero che il diploma all’Accademia della Scala e l’esperienza maturata sin qui possano rappresentare un valido punto di partenza per il futuro che ora si apre e che non vedo l’ora di conoscere”.
(Autore: Beatrice Zabotti)
(Foto: per concessione di Eleonora Dal Pos).
(Articolo: di proprietà di Dplay Srl)
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