Il periodo estivo solitamente si contraddistingue per sagre, feste del patrono o in generale per gli appuntamenti conviviali in comunità: a Zoppè di San Vendemiano è giunto il tempo per celebrare il patrono San Pietro in Vincoli, che cade oggi, lunedì 1 agosto e sarà ulteriormente celebrato con lo spettacolo pirotecnico di domani.
I festeggiamenti a dire il vero sono iniziati lo scorso 22 luglio, a cura del Comitato Festeggiamenti Zoppè, ma la particolarità di quest’anno sta anche in un anniversario curioso, ovvero i 100 anni delle tre campane in bronzo della chiesa di San Pietro in Vincoli proprio di Zoppè.
Le tre campane sono situate in cima a un cosiddetto campanile mozzo, di cui rimane solamente la base e che si affaccia sulla piazza.
Come ha raccontato un lettore del posto, le campane vennero prodotte dalla ditta De Poli nel 1922: si tratta di una campana piccola, di una media e di una grande, le quali hanno un peso stimato pari rispettivamente a 250, 350 e 500 chilogrammi, con la tonalità calante “si, la, sol”.
Le tre campane vennero posizionate in una incastellatura provvisoria degli anni venti del Novecento, costruita dopo la demolizione del campanile, quest’ultimo bombardato dagli austroungarici nel 1918, gli stessi che poi requisirono le tre vecchie campane.
In passato l’antica chiesa di Zoppè sorgeva in località Palù del Bosco, attorniata dal cimitero (attestato nel 1450) e affrescata dal pittore lotaringio Giovanni di Francia (1462).
L’edificio dell’attuale chiesa di San Pietro in Vincoli (costruito nel 1589 e successivamente consacrato nel 1615), è stato poi ininterrottamente arricchito durante i secoli: nell’ultimo, ad esempio, è stato impreziosito con i riquadri realizzati sulle pareti del presbiterio da Giovanni Zanzotto da Pieve di Soligo (1944) e con i dipinti murali di Sergio Favotto da Musan (2005) (vedi articolo).
Una festa patronale, quella di Zoppè di San Vendemiano, che quest’anno si intreccia assieme a un interessante capitolo di storia.
(Foto: per concessione di un lettore).
#Qdpnews.it