San Vendemiano, domenica in piazza San Marco la manifestazione “Veneto e Friuli uniti contro le discriminazioni”. Bonaldo: “Sicuramente ce ne saranno altre”

Andrà in scena domenica 5 settembre alle 16.30 in piazza San Marco a San Vendemiano la manifestazione “Veneto e Friuli uniti contro le discriminazioni”, organizzata dai gruppi “Uniamoci per la libertà Pordenone” e “Fronte del dissenso”, con la partecipazione e il supporto di vari comitati e realtà come “In piazza per la libertà”, guidata da Devis Bonaldo del circolo trevigiano di Ancora Italia, e del gruppo politico Pescatori di pace di Lorenzo Damiano.

Il messaggio al centro della manifestazione è facilmente intuibile, considerata anche l’ondata di proteste contro il Green pass degli ultimi tempi.

Già a metà agosto Bonaldo, al centro delle passate manifestazioni contro le restrizioni anti Covid-19, sul gruppo Telegram di “In piazza per la libertà” aveva reso noto che si stanno organizzando dei gruppi universitari sotto lo slogan “No Green pass, ma libertà di scelta”, specificando che “in vista dell’autunno” la discussione sarebbe passata in veri e propri incontri in presenza.

Alla manifestazione di domenica a San Vendemiano interverranno Paolo Baron, medico chirurgo e psicoterapeuta, Luca Gadenz, avvocato di Comicost (Comitato per le libertà costituzionali) e Moreno Pasquinelli, portavoce di Fronte del dissenso, assieme al Movimento studenti universitari contro il Green pass di Udine e Padova.

“Importante essere in tanti a San Vendemiano, per lanciare un messaggio a chi sapete”, è l’appello lanciato da Bonaldo nel gruppo Telegram ancora attivo di “In piazza per la libertà”: lo stesso Bonaldo ha riferito di essere stato coinvolto nell’organizzazione della manifestazione, dopo che le ultime tre iniziative che aveva tentato di portare in campo erano state annullate.

E non si tratterà della prima e ultima iniziativa in piazze della zona contro il Green pass, stando alle parole di Bonaldo, il quale ha fatto sapere che “sicuramente” ce ne saranno altre, nonostante le ultime manifestazioni non abbiano affatto riscosso l’enfasi, in termini di presenze, ipotizzata dagli organizzatori, come nel caso della giornata di mercoledì 1° settembre, di fronte alle stazioni di Treviso e Conegliano, praticamente deserte di manifestanti.

“Il blocco delle stazioni e delle autostrade è organizzato dal gruppo Telegram ‘Basta Dittatura’ – ha dichiarato sul tema Bonaldo – Nessuno sa chi siano i fondatori di questo movimento che vuole tenere fuori la politica da queste iniziative, ma senza una piattaforma politica che organizza la protesta e le persone, la protesta stessa diventa sterile”. 

In un paese democratico le cose si cambiano attraverso la politica: è così, che piaccia o no – ha proseguito – Sembra quasi che questo movimento sia organizzato dall’alto per tenere fuori i partiti minori ed evitare che prendano ulteriore consenso, perché ormai molta gente ha capito che i partiti dell’arco parlamentare sono tutti collusi col potere finanziario internazionale”.

“Molti lo hanno capito, per questo il blocco delle stazioni non ha avuto grande adesione – ha concluso – mentre la protesta di sabato a Milano organizzata dai partiti come Ancora Italia ha avuto un grande riscontro, come quella di Roma di un paio di settimane fa”.

(Foto: Archivio Qdpnews.it).
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