San Vendemiano, ieri la “Festa dei popoli” all’oratorio San Giovanni Paolo II, usi e tradizioni da più parti del mondo

Qual è la ricetta migliore per celebrare degnamente la straordinaria ricchezza culturale e umana che esprimono i cittadini delle nazioni che, per svariati motivi, hanno trovato nell’Alta Marca Trevigiana la loro dimora momentanea o definitiva?

Gli organizzatori della nona edizione della “Festa dei popoli”, ospitata ieri, sabato 15 giugno 2019, nel giardino dell’oratorio San Giovanni Paolo II a San Vendemiano, hanno cercato di rispondere a questa domanda offrendo al pubblico la possibilità di intraprendere un viaggio culinario ed emozionale alla scoperta delle tradizioni, degli usi, del folklore, dei piatti e delle danze di alcuni Stati del mondo.

Italia, Regno Unito, Sud Africa, Filippine, Nigeria, ex Repubbliche sovietiche, Perù, Brasile, Bolivia, Messico, Albania, Cina, paesi balcanici e il popolo Tuareg sono stati solo alcuni dei protagonisti di un bel pomeriggio di giugno dove i vari rappresentanti delle nazioni aderenti all’iniziativa si sono sentiti veramente valorizzati e integrati.

L’integrazione nasce sicuramente dal rispetto delle regole e delle tradizioni del Paese ospitante ma può essere facilitata anche da progetti come quello del Centro Giovanile “San Vendemiale” e del gruppo “Stili di vita” che lavorano da anni per creare svariate occasioni per conoscere le culture dei popoli con i quali ogni giorno entriamo in contatto.

La manifestazione è iniziata alle ore 17.00 con varie proposte di canti, musiche e danze a cura dei gruppi e delle associazioni rappresentative delle nazioni partecipanti all’iniziativa.

Nel giardino dell’oratorio sono stati allestiti anche degli stand che presentavano le culture dei diversi Paesi, con la possibilità di acquistare dell’artigianato tipico e di sperimentare alcuni piatti delle diverse aree del mondo.

A colpire maggiormente il pubblico ci hanno pensato delle arzille signore cinesi, vestite con abiti tradizionali dal colore rosso sgargiante, che hanno messo in scena una serie di balletti molto divertenti e coinvolgenti.

La storia di queste signore di circa 70 anni è davvero particolare: non avendo la possibilità di provare le danze nelle loro case, hanno deciso di ritrovarsi nei parcheggi dei supermercati o in altri luoghi pubblici per provare loro coreografie.

Le persone che le hanno incontrate spesso non hanno compreso il motivo di queste esibizioni di danze all’aperto e, in più di un’occasione, sono nate delle piccole incomprensioni.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it ® Riproduzione riservata).
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