San Vendemiano, lo fermano per un controllo e scoprono che è ricercato: deve scontare 5 anni di reclusione per furto

Fermato e arrestato un rumeno in viaggio in autostrada a fari spenti. In possesso di documenti falsi si è sottratto da circa due mesi all’esecuzione di un mandato di arresto europeo per estradizione: sono statecontestate violazioni al codice della strada e alla normativa anti-Covid per circa 6.000 euro.

Tutto questo è successo venerdì scorso, lungo il tratto autostradale A27, all’uscita del casello di Conegliano, nel territorio comunale di San Vendemiano.

Una pattuglia della Polizia Stradale, impegnata nei controlli per il rispetto della normativa anti-Covid, aveva notato appunta un’autovettura (un’Audi A6 Allroad 4) con a bordo due persone, con le luci anabbaglianti spente nonostante l’obbligo di utilizzo in autostrada.

La pattuglia ha proceduto al fermo del veicolo, pensando di dover solo procedere alla contestazione per la violazione amministrativa al codice della strada prevista dall’art.152.

Quando il conducente, di 29 anni, assieme a una passeggera di 28 anni, ha esibito agli operatori di Polizia una patente di guida rumena, la coppia non ha giustificato il viaggio e lo spostamento in ambito comunale, fornendo indicazioni vaghe e senza alcun riscontro.

Successivamente l’attenzione degli operanti è stata attratta dalla particolare tipologia di supporto della patente di guida rumena esibita che appariva diversa dai normali standard europei. Da un più accurato ed approfondito controllo, il documento di guida è risultato contraffatto.

Lo straniero, sottoposto a rilievi foto-dattiloscopici presso il Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica, tramite indagini dattiloscopiche e per mezzo della banca dati del Casellario Centrale d’identità, ha accertato che le generalità dello stesso, ulteriormente confermate da una carta di identità rumena esibita, erano false e strumentali a sottrarsi da circa due mesi all’esecuzione di un “mandato di arresto europeo” dovendo scontare una pena di 5 anni e 6 mesi di reclusione per furto aggravato per fatti accaduti circa 4 anni fa a Bucarest in Romania.

Contestualmente da un’attenta analisi della carta d’identità rumena esibita all’atto del controllo, emergeva che il documento era stato abilmente falsificato.

Allertata l’Autorità Giudiziaria, il cittadino rumeno identificato con le sue esatte generalità G. A. C., è stato tratto in arresto per il “mandato di arresto europeo” come richiesto dalle Autorità rumene, nonché tratto in arresto in flagranza anche per l’uso di un documento d’identità falso valido per l’espatrio ex art. 497 bis cod. pen.

Al giovane inoltre sono state contestate violazioni amministrative al Codice della Strada per “luci anabbaglianti non accese” e “guida senza patente” e per la normativa disposizioni relative al contenimento dell’epidemia Covid-19 per un importo totale pari a 5.675 euro con relativo “fermo amministrativo di tre mesi” del veicolo. Anche la passeggera è stata sanzionata con 533 euro per la violazione delle disposizioni relative al contenimento dell’epidemia Covid-19.

Il 29enne, al termine delle formalità di rito, è stato portato presso la casa circondariale “Santa Bona” di Treviso a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa delle procedure previste per l’estradizione.

(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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