I Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Conegliano, nell’àmbito di uno specifico servizio volto a contrastare i raid predatori nelle abitazioni, hanno arrestato in flagranza di reato un 18enne residente nella città del Cima, gravato da pregiudizi di polizia.
Nella scorsa notte il giovanissimo dapprima avrebbe tentato di introdursi dentro il garage di un’abitazione di San Vendemiano, desistendo dall’intento a seguito dell’azionamento del sistema di allarme perimetrale e dalle urla del proprietario, che si era svegliato, e successivamente, con effrazione del portone d’ingresso, dentro il capannone dell’azienda Basei Fulvio Srl.
L’immediato intervento della pattuglia dell’Arma ha consentito di bloccarlo quando era ancora all’interno del capannone dove aveva appena asportato 4 cutter, successivamente restituiti al legittimo proprietario. Nel corso della perquisizione, oltre ai cutter, il18enne è stato trovato in possesso di uno scalpello, che è stato sequestrato. Una volta chiarito il quadro della vicenda, il neo maggiorenne è stato tratto in arresto con successiva remissione in libertà su disposizione del Pubblico ministero della Procura della Repubblica di Treviso.
I militari dell’Arma della Stazione di Asolo hanno denunciato, per furto aggravato e continuato, un 44enne di origini romene residente nella stessa città il quale, dallo scorso mese di maggio, si sarebbe reso responsabile di ripetuti furti di attrezzatura da cantiere, come avvitatori, smerigliatrici e tassellatori, per un valore complessivo di circa 3.500 euro, ai danni della ditta “Prezero Polymers Italy” Spa di Fonte. Il materiale trafugato è stato recuperato dai Carabinieri, che lo hanno restituito al legittimo proprietario.
I Carabinieri della Stazione di Riese Pio X, a conclusione delle indagini, hanno denunciato per truffa in concorso tre persone: un 21enne residente in provincia di Reggio Emilia, una 22enne residente a Palermo e una 44enne residente nella provincia del capoluogo siciliano, tutti gravati da pregiudizi penali, i quali, nel corso di una trattativa per l’acquisto di un motociclo messo in vendita per 3.800 euro da un 57enne di Altivole, lo avrebbero indotto in errore facendosi accreditare su carte postepay a loro riconducibili un totale di 3 mila euro, rendendosi poi irreperibili.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
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