Nella mattinata di oggi, sabato 30 settembre, gli spazi del parco comunale di San Zenone degli Ezzelini hanno ospitato l’inaugurazione dei lavori del cantiere per la realizzazione della nuova rotatoria nel centro del paese.
Si tratta di un’opera attesa da moltissimi anni, che andrà a risolvere le problematiche di sicurezza dell’incrocio centrale di San Zenone e ad avviare il processo di valorizzazione e arredo del centro.
In questo modo, infatti, prende il via il primo stralcio funzionale del più ampio progetto che prevede la riqualificazione e la messa in sicurezza dell’intersezione della Sp 248 con la Sp 129 (via Marini).
Presenti alla cerimonia il sindaco Fabio Marin, l’assessore ai lavori pubblici Filippo Tombolato con i colleghi della giunta, i consiglieri comunali, diversi amministratori dei Comuni vicini, Ats, don Manuel al posto del parroco, il consigliere provinciale e sindaco di Cornuda Claudio Sartor, una rappresentanza del locale consiglio comunale dei ragazzi, gli ex sindaci Luigi Mazzaro e Speranza Marostica, oltre agli alunni delle scuole e ai rappresentanti delle associazioni del paese e della ditta che eseguirà i lavori.
Il progetto legato al cantiere inaugurato oggi prevede il riassetto viabilistico in questione con una rotatoria a “fagiolo” e la riqualificazione generale dello spazio pubblico delle piazze, dei parcheggi e delle aree a verde.
Progettata dal tecnico Davide Giacobbo, l’opera è resa possibile grazie al finanziamento di 490 mila euro erogato dalla Regione attraverso la Legge regionale 39/1991 per interventi a favore della mobilità e della sicurezza stradale ottenuto nell’agosto del 2022 e per il quale è previsto un costo complessivo di 927 mila euro di cui 210 mila euro coperti da risorse comunali e altri 227 euro da Ats.
I lavori sono stati assegnati, con gara svolta dalla Provincia di Treviso, all’impresa Cgm srl di Montebelluna con subappalto all’impresa Bergamin che avrà 210 giorni di tempo per concludere l’opera.
La riqualificazione del centro di San Zenone degli Ezzelini è stato oggetto di querelle tra il Comune e la Regione, a fronte di un accordo di programma firmato nel 2012 anche dalla Provincia di Treviso, da Veneto Strade e dall’allora commissario delegato e in seguito ratificato dalla giunta Zaia.
L’accordo di programma prevedeva da una parte l’inserimento nel progetto definitivo della Superstrada Pedemontana Veneta di alcune modifiche del tracciato e dello svincolo autostradale (che poi verranno realizzate), nonché la realizzazione di alcuni “interventi di compensazione socio-ambientale” nel centro urbano di San Zenone degli Ezzelini mediante riassetto viabilistico della Sp 248 tra via Roma e via Marconi fino all’incrocio con via Caozocco.
Purtroppo, negli anni a seguire non si era concretizzato niente fino all’arrivo della giunta Marin che ha ripreso in mano la questione, ottenendo attraverso Veneto Strade uno studio di fattibilità che desse esecuzione all’accordo di programma e che venne approvato ad ottobre 2020 all’unanimità del consiglio comunale.
La Regione Veneto non riconobbe come valido l’accordo: per questo il Comune decise insieme all’avvocato Stefano Zoccarato di Treviso di diffidare la Regione affinché convocasse una conferenza di servizi tra i diversi enti coinvolti al fine di concludere l’iter progettuale e avviare i lavori stabiliti nell’accordo.
Sia il Tar che il Consiglio di Stato hanno dato ragione al Comune di San Zenone degli Ezzelini: la sentenza dello scorso giugno, infatti, aveva previsto l’obbligo da parte della Regione di convocare la conferenza di servizi per l’esame del progetto delle opere compensative dando così il via alla programmazione dell’opera.
“Dopo i vari cantieri avviati – commenta il sindaco Marin -, quella di oggi è una delle date più significative del nostro mandato essendo una delle opere più desiderate dalla popolazione. Si apre questa nuova fase di riqualificazione del centro che si aggiunge al cantiere della piazza del Donatore a sud del municipio, che darà un nuovo volto all’intera area centrale del capoluogo”.
“Rappresenta un’ulteriore rotatoria lungo l’asse della 248 – continua – che rende il traffico più scorrevole e sicuro nel tratto tra Montebelluna e Bassano. Si tratta di un’opera in cui il ruolo della Regione è centrale, sia perché ha contribuito in maniera sostanziosa nel finanziare il primo stralcio che consentirà di creare la prima parte della rotatoria fagiolo, sia perché si è finalmente aperto il dialogo necessario per portare a termine quell’accordo di programma sottoscritto ormai oltre 11 anni fa”.
“Proprio le scorse settimane – conclude -, la Regione, rispettando quanto stabilito dalla sentenza del Consiglio di Stato, ha convocato la conferenza di servizi che si è conclusa con la definizione delle linee programmatiche per completare l’opera”.
L’assessore Tombolato, dopo aver elogiato la determinazione del sindaco Marin nel portare a casa quest’opera, ha sottolineato che la rotatoria risolve un nodo critico dal punto di vista viabilistico.
“Se per questo primo stralcio – commenta -, che ci permetterà di realizzare la parte della rotatoria a fagiolo, possiamo beneficiare di quasi mezzo milione di euro della Regione, è proprio perché è stato riconosciuto il rischio di incidentalità di questo incrocio dove, solo tra il 2018 e il 2020, si sono registrati 21 feriti per incidenti avvenuti nel tratto di strada interessato e un danno sociale superiore ad 800 mila euro”.
Al termine della benedizione, il sindaco Marin è salito su una ruspa per il primo simbolico scavo per l’opera che verrà.
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