Vittoria a San Zenone: la Regione dovrà sborsare 4 milioni di euro. Marin alla De Berti: “Sindaco giovane? Oggi ho passato la maturità”

Il sindaco di San Zenone Fabio Marin
Il sindaco di San Zenone Fabio Marin

Il Comune di San Zenone degli Ezzelini ha vinto, questa volta definitivamente: il Consiglio di Stato ha rifiutato il ricorso della Regione Veneto, in seguito al verdetto del Tar. Le motivazioni stanno principalmente nel silenzio della Regione Veneto prima di fronte alle interlocuzioni, poi alle diffide e alla fine persino a un’azione giudiziaria, un ricorso al silenzio, condotta dall’avvocato Stefano Zoccarato, e convalidata ieri dal Consiglio di Stato. Oggi la Regione Veneto è obbligata a riqualificare interamente il centro di San Zenone, aprendo il cantiere di un progetto da circa quattro milioni di euro.

Si parla da due decenni di questa riqualificazione, della quale il Comune ritiene di avere urgente bisogno, tanto da muoversi con altri finanziamenti per investire, per esempio, la rotonda sulla Sp248: già le amministrazioni precedenti, Mazzaro e Marostica, si erano mosse per cercare finanziamenti.

Nel 2012 la costruzione della Strada Pedemontana Veneta aveva dato l’opportunità di portare a termine l’opera, perché il cantiere dell’infrastruttura avrebbe creato un notevole disagio alla frazione di Ca’Rainati: così, un accordo siglato tra la Regione e il Comune aveva dato speranza ai sanzenonesi di cambiare totalmente il volto del proprio centro, cosa che stando alle carte si sarebbe dovuta fare in contemporanea alla Spv. Poi però, il silenzio.

La cronistoria di questo ambito progetto può essere sintetizzata effettivamente in una serie di mancate risposte da parte della Regione, che avrebbe ignorato le tante interlocuzioni ufficiali dell’attuale primo cittadino Fabio Marin, che commenta: “Ho richiesto continui aggiornamenti, ogni mese, e la condotta è sempre stata questa. L’assessore De Berti mi ha persino detto di smetterla di stalkerizzarla, come se fare il sindaco non significasse richiedere spiegazioni.

Di me ha detto che ero giovane, forse come per dire che ero inesperto: beh, allora ecco qui oggi ho passato la mia maturità. Non so perché sia successo tutto questo, ma spero non sia perché non sono dotato della tessera politica della Lega. Anche personalmente non è stato facile affrontare questo percorso. Mal che xe vol, no xe dol, mi diceva sempre mia madre”.

Dopo essersi tolto questo sassolino dalla scarpa, Marin chiarisce che ora è disposto a collaborare con la Regione per portare a termine il progetto nel migliore dei modi: “La Regione ha perso: ora si metta a tavolino con noi e il presidente Zaia ascolti anche il nostro Comune, che non è l’ultimo dell’Impero. Bisogna lavorare in tempi brevi e restituire ai sanzenonesi un centro migliore, più sicuro e accogliente.

Sulla Spv ancora non c’è l’uscita San Zenone, c’è scritto solo Riese Pio X, anche quello dovremo sistemare. Oggi è una grande soddisfazione ma da domani si entra nell’operatività”. Il sindaco ha anche voluto ringraziare i sindaci e quegli amministratori che hanno sostenuto il progetto di riqualificazione, come l’ingegner Vernizzi, ma che ora non ci sono più.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Related Posts