Bandiere, striscioni e magliette: è già festa scudetto (alla faccia della scaramanzia) anche per i napoletani che vivono a Santa Lucia di Piave. Dopo trentatré anni di attesa i partenopei già domani, domenica, potrebbero laurearsi campioni d’Italia.
È da circa una settimana che Salvatore Orlando, aiutato da papà Raffaele, allestisce la sua abitazione di Santa Lucia di Piave con bandiere, foto e magliette. Sulla recinzione campeggia la scritta “Napoli campione d’Italia 2022-2023”, in mezzo lo scudetto con il tanto atteso numero tre.
Per un napoletano che non vive a Napoli la festa scudetto ha comunque un altro sapore quasi come se i festeggiamenti senza la propria gente valessero un po’ meno. Per questo motivo la scelta di Salvatore di “addobbare” la propria abitazione e di chiamare a casa quasi una quarantina tra amici e parenti per cercare di portare un pezzo di Napoli anche al Nord. Immancabile la pizza napoletana fatta in casa, preparata sia nella versione tradizionale che in quella con la pasta azzurra, colore dei partenopei.
“Appettavamo questo momento da trentatré anni – commenta Salvatore – mi ricordo ancora quando mio papà mi portava a vedere le partite dell’ultimo scudetto con Maradona. Ora anche i miei figli potranno dire di averne vinto uno”.
La classica scaramanzia napoletana non sembra essere un problema visto che “San Gennaro che ci protegge e ci guarda dall’alto – commenta Salvatore – stiamo festeggiando il giorno prima perché già sappiamo che domani vinceremo”.
In caso di vittoria domani, domenica, non sarà solo Salvatore a rivivere le emozioni di trentatré anni fa: anche a suo padre Raffaele torneranno alla mente i goal e le azioni indimenticabili del “pibe de oro” che hanno determinato la vittoria nel 1990.
“Solo a parlare di scudetto ho i brividi – commenta Raffaele – : lo sento nell’anima, stiamo festeggiando stasera per confermare la vittoria di domani. Se Maradona è l’eroe del secondo, Osimhen è quello del terzo scudetto del Napoli. Maradona è Maradona, ma ha passato tutta la sua anima ad Osimhen e Kvaratskhelia“.
Dopo dieci anni di piazzamenti ormai il Napoli sembra essere già campione d’Italia, ma si sa, la palla è rotonda e per la matematica vittoria bisognerà aspettare ancora qualche ora. Alla faccia della scaramanzia.
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