La scuola primaria Canova non sarà pronta per l’inizio delle lezioni: la comunicazione ufficiale è arrivata dall’amministrazione comunale, che ha spiegato i motivi del ritardo nella conclusione dei lavori e le soluzioni provvisorie stabilite.
Essenzialmente si tratta di una ritardata fornitura degli infissi: questo è dovuto alla generale difficoltà di approvvigionamento dei materiali, perciò i lavori di efficientamento energetico dell’ala sud, dal costo di circa un milione di euro, sono ancora in corso.
Si stima che il tutto si risolva in una ventina di giorni: in questo lasso di tempo “gli alunni saranno sistemati provvisoriamente tra gli spazi della biblioteca comunale, della ludoteca, del PalaCastanet e del centro sociale, nonché dell’area di passaggio tra la biblioteca e la scuola primaria” si legge in una nota ufficiale del Comune.
Grazie al piano di emergenza predisposto dagli uffici comunali, quindi, le attività scolastiche inizieranno regolarmente, senza arrecare ulteriori disagi alle famiglie.
“Siamo dispiaciuti perché abbiamo appreso che quest’anno l’istituto non avrebbe organizzato alcuna attività per i pre e doposcuola” commenta il sindaco Riccardo Szumski, precisando che non si tratta di una scelta di competenza dell’amministrazione.
Voci di corridoio suggeriscono che ciò sia dovuto a una carenza di personale, ma questo non toglie le numerose difficoltà per le famiglie lavoratrici, che devono riorganizzarsi in fretta anche in vista di un posticipo del tempo pieno scolastico: “Assolutamente vergognoso che il tempo pieno inizi a ottobre – scrive sui social una mamma – Occorre che la scuola riveda questa assurda scelta, il tempo c’era sicuramente…”.
Il Comune, dal canto suo, fa sapere che gli spostamenti degli studenti nelle aree provvisorie non saranno disagevoli perché gli spazi identificati come idonei alle lezioni si trovano tutti nelle strette vicinanze del complesso scolastico. Inoltre informa che gli spazi della mensa saranno liberi, se non nel pre-scuola, almeno durante il pomeriggio, per venire incontro alle esigenze delle famiglie che avevano richiesto tempo pieno o attività extra scolastiche, in attesa che anche queste prendano il via.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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