La modifica dello statuto della società Asco Holding è stata argomento di discussione all’ultimo consiglio comunale di Santa Lucia di Piave, svoltosi lo scorso giovedì 19 luglio. Chiamati ad esprimere una opinione, la maggioranza ha deciso compatta di votare contro la modifica statutaria mentre l’opposizione ha preferito l’astensione.
La questione ha però inevitabilmente riportato a galla la discussa vendita, avvenuta due anni fa, delle quote Asco da parte del Comune di Santa Lucia di Piave: una scelta al tempo non approvata dal gruppo dell’opposizione guidato dall’allora consigliere Riccardo Sossai. A riprendere questa tematica, il capogruppo consiliare della lista “Vivere bene a Santa Lucia” Luca Castellaz (nella foto).
“Avete venduto le quote per fare cassa (e, forse, per motivi elettorali?) mantenendo lo 0,1 percento, cioè praticamente nulla – ha spiegato Castellaz durante il consiglio, rivolgendosi alla maggioranza – questa percentuale garantisce però la possibilità di finire sui giornali e discutere di un’azienda pubblica. Le quote di proprietà sono state, di fatto, vendute ai privati; quale titolo ha, il Comune di Santa Lucia di Piave, di decidere le strategie future di Asco? La scelta è già stata fatta. Ora questa vostra posizione sembra presa per cercare di confondere e mimetizzare i fatti e ciò che la nostra lista ha sempre sostenuto essere un danno per i cittadini santalucesi”.
“Stiamo parlando di milioni di euro persi, come valore capitale e come dividendi – ha aggiunto – che sono finiti nelle tasche dei privati, anziché dei cittadini. Oggi per chi vuole uscire, a parità di quote di Santa Lucia, si parla di una cifra di 11 milioni. Nella scorsa legislatura al momento del voto il nostro gruppo, nella persona di Riccardo Sossai, aveva cercato in tutti i modi di far capire alla maggioranza il grave errore che stavano compiendo, ma non siamo stati ascoltati. Ora i santalucesi si leccheranno le ferite, grazie alla maggioranza guidata dal sindaco Szumski”.
“Aggiungiamo – ha concluso Castellaz – che i sei milioni incassati sono bloccati da circa due anni e che i santalucesi devono ancora vedere il primo scavatore, la prima gru, i primi operai transitare in paese per dare avvio ai promessi lavori”.
(Fonte: Giada Fornasier © Qdpnews.it).
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