Chiocciole, birre agricole, farine antiche e zafferano: la varietà dei prodotti veneti in vetrina al B2B dell’agroalimentare 

Ieri a Santa Lucia di Piave la prima edizione regionale del B2B dell’agroalimentare

Da un lato microbirrifici, caseifici, produttori di farine antiche, ma anche apicoltori, allevatori ed elicicoltori, dall’altro operatori del turismo rurale alla ricerca di nuovi prodotti locali da valorizzare. 

Le due anime del comparto agricolo veneto ieri, mercoledì, si sono incontrate alla Filanda dell’Ente Fiera di Santa Lucia Piave in occasione della prima edizione regionale del B2B dell’agroalimentare organizzato da Coldiretti Veneto, su iniziativa di Coldiretti Treviso, in collaborazione con la Fondazione Campagna Amica e Terranostra (associazione degli agriturismi). 

“Un’occasione per i produttori delle eccellenze della nostra regione di confrontarsi con gli agriturismi e far conoscere prodotti nuovi, anche di nicchia, penso allo zafferrano, alle chiocciole, alle birre agricole, ma anche di ‘allenarsi’ a curare l’aspetto commerciale entrando in contatto diretto con il cliente – ha sottolineato il presidente di Coldiretti Treviso Giorgio Polegato – Abbiamo visto una grande partecipazione all’evento, elemento che ci fa ben sperare per il futuro dei nostri produttori”. 

 “Mettere in contatto aziende agricole e agriturismi oggi più che mai è fondamentale, anche a valle della nuova normativa approvata dalla Regione Veneto” ha commentato la direttrice di Coldiretti Veneto Marina Montedoro in riferimento alla nuova legge sugli agriturismi che promette meno burocrazia e più provvedimenti a sostegno di un settore in netta crescita. 

“Si tratta di una legge molto attesa che ci ha visti lavorare fianco a fianco con la Regione, e in particolare con l’assessore Caner – spiega Diego Scaramuzza, presidente regionale di Terranostra – Il provvedimento cambia le percentuali di produzione aziendale che non vuol dire assolutamente una riduzione di veridicità dell’agriturismo o del rapporto di connessione fra l’azienda agricola e l’agriturismo, ma vuol dire alleggerire una pressione che era esistente nella norma precedente”. 

“Questa legge inoltre dà la possibilità agli operatori di continuare con il servizio d’asporto e consegna a domicilio che viene reso continuativo superando così la questione emergenziale dettata dal Covid – prosegue Scaramuzza – . Ma non solo, questo provvedimento apre a nuovi modi di vivere il territorio, penso alla possibilità prendere anche un cestino di prodotti da consumare in mezzo a un vigneto, piuttosto che in un bosco di castagni: è un modo diverso di approcciarsi all’ambiente naturale”. 

Le aziende agrituristiche a livello regionale oggi sono 1600 a cui si aggiungono 673 malghe. Complessivamente gli agriturismi garantiscono oltre 44 mila posti a tavola e 13mila posti letto offrendo soluzioni che vanno dagli appartamenti alla nuova frontiera degli agricampeggi, e che in generale svolgono il ruolo di vetrina per la varietà di prodotti che distingue il Veneto. 

Guardando al quadro nazionale, dati Istat 2022 rivelano 25.849 (+1,8% rispetto al 2021) attività agrituristiche. La crescita maggiore si verifica nel Nord-ovest (+2,7%) e nel Nord-est (+2,4%).

Nel settore della ricettività assume un ruolo sempre più importante l’agrichef, o cuoco contadino, figura che promuove un modo di stare a tavola sempre più slow e a “km zero”, a cui ieri mattina è stato dedicato un intero convegno. 

“La scuola nata in Veneto, ora da nord a sud d’Italia – ha ricordato la neo presidente nazionale di Terranostra Dominga Cotarella – conta oltre mille gli ambasciatori della Dieta Mediterranea e del Made in Italy, richiesti ai Villaggi di Coldiretti, alle rassegne di cucina fino alle trasmissioni televisive nazionali di punta: i cuochi contadini sono ora dei veri testimonial di piatti e ricette della tradizione rurale”.

“Il cuoco contadino – spiega l’agrichef Susanna Pagot, contitolare dell’agriturismo “Moro Barel” di Vittorio Veneto – porta dalla terra alla tavola i prodotti agricoli, li sa riconoscere, valorizzare e raccontare al cliente. Per questo è una figura che dà un valore aggiunto nel panorama agrituristico facendosi custode di un patrimonio di biodiversità a sua volta tutelato dalle aziende agricole”.  

(Foto e video: Qdpnews.it riproduzione riservata).
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