Santa Lucia di Piave, controlli della Polizia locale in un appartamento per il reddito di cittadinanza: spuntano 15 mila euro e 200 grammi di droga. Due denunciati

Blitz della Polizia locale in un appartamento a Santa Lucia di Piave
Blitz della Polizia locale in un appartamento a Santa Lucia di Piave

Sequestrati 15 mila euro in contanti, 200 grammi di droga e tutto il cosiddetto “kit per lo spaccio”: è successo in un appartamento di Santa Lucia di Piave dove, a seguito di una perquisizione dell’immobile, è scattata la denuncia a carico di due cittadini nigeriani per detenzione di sostanze stupefacenti al fine dello spaccio.

Tutto è partito con un controllo legato al reddito di cittadinanza, che ha scoperchiato uno scenario ben diverso da quello iniziale: lo scorso sabato 18 marzo, a metà mattinata, una pattuglia della Polizia locale del Coneglianese si è recata in un appartamento a Santa Lucia di Piave, di proprietà di un nigeriano di 45 anni, per delle verifiche sul reddito di cittadinanza percepito dall’uomo.

Si tratta di controlli richiesti dall’Inps o dai Servizi sociali alla Polizia locale, nel momento in cui ci si trova di fronte a un caso sospetto: come ha spiegato il comandante Claudio Mallamace, infatti, capita che “dal punto di vista documentale emerga una situazione mentre, nella realtà, la condizione risulti diversa”. Tramite i sopralluoghi e le conoscenze del territorio della Polizia locale è quindi possibile inquadrare la situazione.

In questo caso, ad aumentare i sospetti degli agenti sono state le denunce in atto (circa una ventina) di ospitalità presentate all’Autorità di pubblica sicurezza: ospitalità di persone che non sarebbero rientrate nel nucleo familiare del nigeriano, elemento di cui si tiene invece conto per quanto riguarda il reddito di cittadinanza.

Di conseguenza, gli agenti si sono recati sul posto per capire chi fossero queste persone e, soprattutto, se ci fosse un grado di parentela tra di loro. Al momento dell’arrivo della pattuglia, nell’appartamento era presente il 45enne nigeriano e un connazionale, quest’ultimo seduto all’interno di una camera.

Di fronte alle domande poste dagli agenti, il 45enne si è mostrato nervoso: quando la pattuglia si è spostata nelle camere per capire quante persone ci fossero in quell’appartamento, ha percepito un odore di marijuana, sostanza risultata presente su un comodino della stanza.

Da lì è scattata la perquisizione dell’immobile: oltre alla marijuana sono stati rinvenuti degli ovuli di cocaina, per un totale di circa 200 grammi di sostanza da taglio, assieme a bilancini, materiali per il confezionamento e tutto il cosiddetto “kit per lo spaccio“. In più, all’interno della stessa camera, sono stati trovati 15 mila euro in contanti, collocati all’interno di un armadio.

L’appartamento è stato posto in sequestro e sono stati prelevati anche i telefoni, mentre per i due nigeriani è scattata la denuncia per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio. Sono attualmente in corso le indagini (coordinate dalla Procura della Repubblica di Treviso), per chiarire anche la posizione delle altre persone residenti nell’appartamento, assenti al momento della perquisizione.

L’operazione, iniziata al mattino, si è protratta fino al pomeriggio e ha impegnato in tutto tre pattuglie della Polizia locale: a quella arrivata per prima sul posto se n’è aggiunta una seconda per effettuare la perquisizione dell’immobile.

Poi è arrivata in loco una terza, rimasta all’esterno dello stabile per vigilare che nessuno entrasse o uscisse dall’edificio o, comunque, identificare chi si doveva recare all’interno.

(Foto: Polizia locale del Coneglianese).
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