Ha chiuso con un successo di pubblico la Fiera agricola internazionale di Santa Lucia di Piave edizione 1361. “E’ stato, oltre che un ‘tutto esaurito’, peraltro gestito nel massimo rispetto delle norme sanitarie anti-covid”, dice l’amministratore unico dell’azienda speciale Fiere di Santa Lucia Alberto Nadal, “la Fiera della qualità e del ritrovato rapporto personale tra gli operatori del settore, con un deciso salto qualitativo per la convegnistica specializzata, sempre seguita con attenzione, con una crescita in termini di qualità espositiva della meccanica in esposizione, e inoltre di innovazione e formazione, grazie a una serie di ospiti qualificati, tra cui noti influencer e molti esperti del settore. Anche i momenti di svago hanno attirato il plauso delle famiglie e del grande pubblico, compreso quello dei più piccoli, e così, ancora una volta, Santa Lucia ha unito, come un tempo, gli scambi commerciali alla festa del mondo agricolo in occasione del consuntivo di fine anno”.
“C’è stato poi – continua Nadal – un anniversario importante, quello per i 20 anni della legge ‘Orientamento e modernizzazione del settore agricolo’, fortemente voluta da Coldiretti, che è stata la madre del Made in Italy agroalimentare, consentendo non solo la vendita diretta dei prodotti secondo la filosofia del km 0, ma anche la consacrazione dell’agricoltura italiana come principale custode dell’ambiente”.
Nel convegno intitolato “Erano chiamati visionari. La Legge di Orientamento e i vent’anni che hanno rivoluzionato l’agricoltura”, il neo direttore regionale di Coldiretti Marina Montedoro -prima donna a ricoprire questa carica -, il senatore Gianpaolo Vallardi, presidente della Commissione agricoltura del Senato, e Giorgio Polegato, presidente di Coldiretti Treviso, hanno presentato il video “Visioni”, che ripercorre l’iter di quella che l’allora ministro Alfonso Pecoraro Scanio, collegato da Roma, ha definito una “legge-fulmine”, approvata in tempi record e densa di ricadute positive per l’agricoltura italiana. Marina Montedoro, che è anche presidente dell’associazione per le Colline di Conegliano e Valdobbiadene Patrimonio Unesco, ha ricordato come da quella legge siano derivati princìpi – allora decisamente sottovalutati o sconosciuti – come la filiera corta, l’importanza della rete, il rispetto della biodiversità contro l’omologazione delle produzioni di massa e, soprattutto, il reddito equo per l’agricoltore. “Solo questo, infatti” ha sostenuto Montedoro “può garantire la costruzione di una figura come l’’agricoltore attivo’, motivato custode dell’ambiente in grado di affrontare le sfide del futuro. Ed è proprio questo che oggi ci vede presenti e protagonisti sui tavoli mondiali”.
Anche Valerio Nadal, presidente di Condifesa TVB, ha rilevato la necessità di garantire alle imprese agricole il reddito e i risarcimenti a seguito di calamità: nel caso di questo consorzio circa 45 milioni assegnati entro l’anno.
Il senatore Vallardi ha rilevato l’importanza della Legge anche per la salvaguardia del paesaggio e il passaggio al “Green” tenendo conto dei cambiamenti climatici. “Proprio per questo” ha detto Vallardi “stiamo elaborando una strategia di investimenti nel settore idrico e nella costruzione di invasi contro il rischio idrogeologico, con tutti i necessari strumenti, anche multimediali, per l’innovazione e per l’agricoltura sostenibile 4.0. E in ogni caso, si può dire che anche in questo la Legge orientamento e modernizzazione ha anticipato i tempi, divenendo un punto di riferimento anche per l’estero”.
Giorgio Polegato ha ricordato le iniziative di Campagna Amica che hanno trasformato il contadino in imprenditore agricolo, dando dignità a un comparto che finalmente ha, oggi, un importante status sociale.
“Tutto in nome dell’assodato principio che ha lo scopo di incentivare e qualificare le produzioni italiane come eccellenze contrapposte alle produzioni estere di massa. La tradizione e le caratteristiche del territorio non possono che spingerci in questa direzione”.
Grande soddisfazione l’ha espressa anche il sindaco di Santa Lucia di Piave, Riccardo Szumski: “Ancora una volta” afferma “e nonostante le restrizioni, i numeri ci danno ragione. Il nostro appuntamento millenario ha richiamato ospiti da tutta Italia e un indotto di decine di migliaia di visitatori per l’intero territorio. Questo grazie a una formula vincente che unisce strettamente la tradizione all’innovazione più avanzata”.
“Un grazie particolare” conclude Nadal “va ai nostri volontari e al servizio d’ordine, che hanno garantito l’ordinato svolgimento di tutte le manifestazioni”. Con una nota che gli organizzatori sottolineano: non c’è stato alcun tampone covid – positivo tra tutti quelli effettuati.
(Fonte: Fiera di Santa Lucia di Piave. Foto: Qdpnews.it – riproduzione riservata)
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