L’azienda Ulss2 Marca Trevigiana ha prontamente dato il via alle analisi sugli ovini ritrovati morti nelle golene del fiume Piave, all’interno del comune di Santa Lucia, (vedi articolo) più precisamente nei paraggi dell’area ex cava Montesel.
Gli ovini ritrovati in totale sono 20: 16 pecore adulte, una capra e tre agnellini, di cui uno è stato sezionato.
Gli animali sono stati evidentemente trascinati sul luogo del ritrovamento dopo essere già morti da 3 o 4 giorni da cause ancora da definire, ma certamente non aggrediti da predatori. Nessuna delle carcasse aveva segni identificativi o microchip che potessero ricondurre a qualche proprietario.
Il sindaco di Santa Lucia Riccardo Szumski fa sapere che per opportuna diffusione e conoscenza anche a vantaggio di enti come l’Ulss 2, verrà ritrasmessa l’ordinanza sindacale in vigore dal dicembre 2018, dove si evidenzia che il transito di greggi in centro abitato è vietato ed è permesso nei percorsi extraurbani in orari definiti e con obbligo di pulizia delle strade.
“Pare che i proprietari dei greggi non la conoscano, o non vogliano ricordarla – commenta Szumski – Inoltre ribadiamo che nei 90 ettari che il Genio civile ha concesso in gestione al comune all‘ interno della golena del Piave e che il comune stesso intende trasformare e tutelare come zona di pregio ambientale, già area Natura 2000 e Zps a livello europeo, è vietato lo stazionamento di greggi in quanto dannosi per flora e fauna“.
Pertanto il comune e l’amministrazione ribadiscono il loro impegno nel far rispettare tale limitazione, rinforzando le azioni sino a oggi intraprese, ricorrendo a ogni mezzo sanzionatorio lecito.
“Intanto – conclude il sindaco – si ringraziano i cittadini che hanno già iniziato a trasmettere informazioni utili ad individuare l’autore dell’abbandono”.
(Fonte: Alice Zaccaron © Qdpnews.it).
(Foto: Comune di Santa Lucia di Piave).
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