“Io apro, punto e basta. O la va o la spacca, non posso più aspettare” è il commento a caldo di Rosanna Dal Borgo, titolare del ristopub Globus a Santa Lucia.
Il locale in via Marcon da questa sera ha riaperto luci e cucina e continuerà a farlo da oggi ogni giorno: non è solo per aderire alla protesta dei ristoratori prevista per la giornata odierna ma soprattutto per tentare di mettere la parola “fine” a un incubo che dura da troppo tempo.
La titolare del Globus, aperto ormai da dieci anni, racconta di non potersi permettere il servizio di asporto: il rapporto tra costo e guadagno sarebbe in negativo e sarebbe solo una toppa temporanea a un problema molto più grande e quindi sta soffrendo una chiusura penalizzante.
Stasera intanto il riscontro da parte della clientela è stato eccezionale: prenotati tutti e 16 i posti a sedere, più gli spazi al banco per un totale di 24 clienti, nella completa sicurezza garantita da distanziamento e dispositivi di protezione e igiene.
“Le dimostrazioni che la gente mi sta dando dando venendo qui mi riempiono il cuore – commenta commossa Rosanna – in tanti mi chiedono di mangiare anche solo un cicchetto, un piccolo panino, un gesto simbolico per dirmi che sono qui a sostenermi”.
La titolare del Ristopub Globus fino a poco fa era speranzosa ma ora vede negativamente lo status attuale: senza alcun ristoro dallo Stato e con 4 dipendenti in cassa integrazione ha ormai raggiunto il limite degli sforzi e l’apertura del locale è l’unica opzione che le rimane: perdere i risparmi di una vita intera sarebbe troppo per lei e aggiunge: “Finché resisto tiro avanti come posso, nonostante sappia benissimo come sono le disposizioni del Prefetto e a cosa vado incontro”.
Rosanna Dal Borgo è convinta: ripartire, costi quel che costi, il bisogno di lavorare supera ogni altro ostacolo e si augura di potercela fare. Stasera il Ristopub Globus sarà un faro di speranza contro la nera incertezza di questo periodo.
(Fonte: Alice Zaccaron © Qdpnews.it).
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