L’evento del Comitato Riccardo Szumski fa il pienone nonostante la grandine. Le firme a sostegno del medico continuano a crescere

Area del campo fiera gremita ieri sera a Santa Lucia di Piave: nonostante le avvisaglie di maltempo, il sindaco e medico Riccardo Szumski insieme all’avvocato Alessandro Fusillo e allo scrittore Leonardo Facco hanno ancora una volta attirato numeri importanti per affrontare lo scottante tema delle vaccinazioni.

A salire sul palco per primo è stato Fabio Padovan, responsabile del Comitato Szumski, che ha aperto l’incontro dal titolo “Cure domiciliari e responsabilità del governo in pandemia” presentando gli ospiti tra gli applausi.

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Tra la folla si sentono parole contrastanti, da chi ritiene la pandemia sia stata inventata, a chi sostiene che la situazione italiana sia “una dittatura”, a chi si rivela più cauto, con le mascherine che a volte coprono il naso, a volte solo il mento.

Le distanze sono state rispettate e il pubblico ha ascoltato con attenzione e senso critico le parole dei relatori.

Il comitato sta continuando a raccogliere i numerosi racconti di coloro che sono stati curati dal dottor Szumski: “Questo tipo di testimonianze sarà utile per stilare statistiche e lasciare traccia di quanto fatto e degli esiti dell’operato del medico”, sostiene.

Alla volta dell’avvocato Fusillo e dello scrittore Facco, la serata sulle cure domiciliari è entrata nel vivo: “Studiando la letteratura medica è stato riscontrato che per combattere la Sars-Cov2 le chiusure, le mascherine o le quarantene sono inutili perché semplici palliativi. Ciò che sarebbe servito fin da subito erano farmaci per curare la malattia al primo stadio – afferma l’avvocato – però i medici che hanno attuato queste strategie sono stati denigrati”.

I toni si sono accesi quando si è discusso dell’operato dei vari medici italiani: “Quando i cittadini con il Covid chiamavano il medico si sentivano dire di stare in vigile attesa: questi sono degli assassini” ha detto senza mezzi termini Leonardo Facco.

Per ultimo è intervenuto Szumski, che ha fatto alcune precisazioni: “Io non sono un no vax. Prima di vaccinarmi però vado a vedere cosa ci propinano, e secondo me quelli attualmente in uso sono vaccini sperimentali. Ne sto seguendo altri in corso di validazione con una storia clinica più lunga: non è che non mi vaccino a prescindere, ma ci penso bene”.

Il medico e sindaco, tra gli applausi, ha continuato spiegando il suo motto: “Dovremmo tutti entrare nella logica di resistere: dobbiamo sapere, conoscere, informarci, non affidarci solo a degli sterili bollettini”.

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Il convegno è continuato approfondendo la questione dei farmaci utilizzati nella lotta al Covid: Szumski ha ribadito che quelli usati nelle terapie domiciliari esistono da anni per le malattie virali e infiammatorie e dei polmoni, “che non hanno mai ammazzato nessuno. Non è normale che noi medici facciamo ricorso al Tar e al Consiglio di Stato per un farmaco che ha 70 anni: viene da pensare che ci sia la volontà di far morire la gente”.

L’appuntamento di ieri sera si è concluso tra gli applausi e i ringraziamenti ai molti cittadini che nonostante la grandine hanno atteso che l’incontro potesse proseguire.

Numerose anche le adesioni al comitato per fornire supporto anche economico alle sfide legali che il medico santaluciese sta affrontando in quest’ultimo periodo.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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