“Più Leoni di San Marco ai balconi”: il sindaco di Santa Lucia di Piave fornirà i vessilli a proprie spese

I malumori per l’attesa dell’autonomia differenziata al Veneto, per la quale nell’ottobre 2017 era stato indetto un referendum molto partecipato e che ha visto la vittoria del “sì”, arrivano anche nei piccoli Comuni, e a Santa Lucia di Piave è il sindaco Riccardo Szumski a farne da portavoce. 

La nostra situazione ad oggi, 1° marzo 2019, Cao de Ano, Capodanno Veneto, è molto deludente – scrive il sindaco di Santa Lucia di Piave Riccardo Szumski – Le proposte sul tavolo del Governo difatti sono autentiche briciole in termini di vera autonomia ma soprattutto di risorse che dovrebbe restare nel nostro territorio”. “Assistiamo invece per i comuni ad obblighi centrali sempre più stringenti – prosegue – e con una finanziaria che, permetterà ai comuni, visto il periodo di difficoltà a far quadrare i conti dello Stato, solo di aumentare i tributi locali, Imu e addizionale Irpef, per trovare nuove risorse per la vostra comunità”. 

Nello scorso consiglio comunale di lunedì 25 febbraio, lo stesso Szumski aveva reso nota una recente comunicazione della Corte dei Conti, risalente al 2018, il cui contenuto si rifaceva al Bilancio consuntivo 2015 e ad alcune mancanze comunicate in precedenza alla Prefettura e non incidenti: “Ci sanzionano per essere stati troppo efficienti” è stato il suo commento. 

“In questo periodo vi sono molti appelli a mobilitare i cittadini veneti – continua Szumski nel suo appello – a sostegno della propria terra e delle proprie legittime pretese a fronte di uno Stato che prende risorse ma restituisce poi molto meno. Sono convinto però che, per i più, scendere in piazza a manifestare non sia ancora propriamente nei vostri animi”. 

“Una cosa però la potete fare per dare un segnale costante – avverte ancora – non effimero, testimone di una storia millenaria che è nelle vostre radici. Vi invito ad appendere il vessillo della Serenissima Repubblica Veneta, il glorioso Leone di San Marco ai nostri balconi. Il sindaco, a proprie spese, lo fornirà a chiunque lo richieda con mail o lettera indirizzata al municipio. Pensateci e fatelo”. 

Non è la prima iniziativa di stampo identitario a Santa Lucia: dallo scorso settembre a tutti i nuovi nati del comune viene infatti inviato il “certificato di nascita in Veneto” in lingua veneto, insieme alla bandiera; anche queste finanziate da privati. “Nessuna conquista avviene perché qualcuno vi regala qualcosa – conclude il sindaco Szumski – ma solo se ognuno di noi darà un segnale concreto e tangibile. Più leoni al vento avremo e più chi, in ogni luogo, lotta per le nostre genti e la nostra terra senza secondi scopi, si sentirà sostenuto.

(Fonte: Thomas Zanchettin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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