Santa Lucia di Piave, baby bulli sul pulmino: il sindaco Szumski li lascia a piedi per un mese

E’ successo a Santa Lucia di Piave dove il sindaco Riccardo Szumski, dopo una serie di segnalazioni da parte degli autisti e degli altri bambini, ha lasciato due alunni della scuola primaria a piedi per oltre un mese. Una punizione dovuta al loro comportamento, che andava ben oltre la vivacità: per gli altri bambini il viaggio sul pulmino per andare e ritornare da scuola era fatto di vessazioni e percosse continue.

Arriva così il primo avvertimento. Genitori e figli vengono convocati dal sindaco, che davanti all’ammissione di comportamenti inadeguati, chiede che venga tenuto un comportamento educato, rispettoso e non aggressivo nei confronti degli altri. “Se così non fosse accaduto – spiega il primo cittadino – fu detto chiaramente a genitori e figli, che ai bambini non sarebbe più stato permesso di usufruire del trasporto scolastico comunale e sarebbero dovuti andare a scuola a piedi”.

Un primo avvertimento rimasto del tutto inascoltato, visto che dopo una decina di giorni la situazione appariva del tutto invariata. Da qui la decisione ufficiale: niente autobus scolastico fino alle vacanze di Natale. Accompagnati a turno da uno dei genitori, per oltre un mese i due alunni indisciplinati sono costretti a percorrere il tragitto di andata e ritorno da casa a scuola a piedi.

A metà gennaio sono stati poi i genitori dei due bambini a chiedere un incontro con il sindaco: “In primis gli adulti fecero chiedere scusa ai figli al sindaco dei loro comportamenti – spiega Szumski – poi prima i bimbi e poi i genitori chiesero di essere riammessi ad usufruire del servizio di trasporto promettendo che l’atteggiamento sarebbe cambiato”. Sono stati così riammessi, ma ad una condizione: alla prima segnalazione avrebbero dovuto rinunciare definitivamente e senza nessuna seconda occasione al trasporto scolastico.

Una lezione che sembra aver dato i suoi frutti: “Pare che la situazione in queste settimane sia migliorata ed i ragazzi per il momento si contengano pur rimanendo esuberanti – conclude il sindaco – I due bambini ed i loro genitori hanno capito che in questo caso c’è qualcuno che non parla solo, ma che le regole le fa rispettare e anche gli altri bambini e genitori egualmente hanno avuto il medesimo esempio. Se si vuole, ognuno nel proprio ruolo, possiamo dimostrare che fare rispettare le regole è possibile. Basta diventare credibili con i fatti”.

(Fonte: Giada Fornasier © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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