“La località di Sarano di Santa Lucia di Piave è paralizzata da due giorni dalle chilometriche code che si sprigionano dal Punto Tamponi di via Galvani in Conegliano per il moltiplicato afflusso legato alle positività scolastiche e conseguente indagine anche sui contatti degli studenti” è con queste parole che il sindaco Riccardo Szumski solleva il problema delle code che si stanno verificando in questi ultimi giorni a causa dell’elevato numero di tamponi prescritti dalle autorità sanitarie.
Pesanti anche le ripercussioni sulle persone che andando a lavoro, soggette a ritardi notevoli. Szumski riporta il suo dissenso rispetto alla quarantena imposta a neonati di 5 mesi, “Per non parlare di un effluvio di telefonate che raggiungono il sottoscritto in qualità di medico per raffreddori e sintomi collegati da genitori timorosi di chiamare i loro soliti referenti in quanto la prima risposta sarebbe: “fate il tampone e poi ne parliamo”. Un caos assurdo che può solo peggiorare”.
È per questo che ha pensato di formulare una proposta pubblica al Presidente della Regione Luca Zaia, chiedendo di eliminare il penale per una responsabilità di contagio non volontario.
“Altrimenti non si uscirà mai da un aumento del numero dei tamponi scolastici e dalle ricadute su famiglie e lavoro. È impensabile pensare di criminalizzare o di impedire le malattie per legge” argomenta.
Si potrà contare allora su un maggior senso di responsabilità a ogni livello e lavorare con buonsenso, avviandosi verso una maggiore normalità.
“A meno che non sia proprio quello che si vuole, il non ritorno alla normalità” chiude con una provocazione.
(Fonte: Alice Zaccaron © Qdpnews.it).
(Foto: per concessione di un lettore).
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