Santa Lucia di Piave, prosegue la causa contro lo Stato: il Comune ricorre in appello per riavere indietro 141 mila euro

Non si molla: con questo slogan il comune di Santa Lucia continua la sua battaglia nelle aule dei tribunali per riavere poco più di 141 mila euro, frutto di tagli per la spending review del 2013 mai restituiti dallo Stato, e che secondo il sindaco Riccardo Szumski sarebbe stati “sottratti illegalmente per sentenza della Corte costituzionale e che chiediamo tramite il tribunale civile di riavere”.

È così che in primo grado il giudice unico ha respinto la richiesta del comune, e ora l’amministrazione difesa dall’avvocato Giacomo Quarneti di Padova si è appellata ancora contro la presidenza del Consiglio dei Ministri, il ministero dell’Economia e delle Finanze e il ministero dell’Interno difesi nel giudizio di primo grado dall’Avvocatura distrettuale dello Stato di Venezia. E comincia la causa numero due in Appello. 

Viene richiesta “la totale riforma della sentenza del Tribunale Ordinario di Venezia n. 631/2019 pubblicata in data 21.3.2019 decisa senza entrare nel merito – spiega il sindaco Szumski – . In appello chiediamo il ribaltamento con ampia discussione che non è avvenuta in primo grado. E’ una cosa diversa da quella portata avanti dai 44 comuni trevigiani in base a sentenza del Consiglio di Stato. Continua insomma la strenua battaglia anche nelle aule dei tribunali civili per farsi restituire il maltolto illegittimamente, dallo stato italico”.

“Come abbiamo scritto nell’appello – prosegue – non vi era inoltre alcun dubbio che la mancata restituzione della menzionata somma di  141.439,33 euro costituisse anche un grave danno per la mia amministrazione, che si trova depauperata di somme che ci spettano necessarie per portare avanti le attività istituzionali”.

(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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