Non si arrende il sindaco di Santa Lucia di Piave Riccardo Szumski (nella foto) sul tema dell’istruzione, ad oggi uno dei più caldi in ambito post covid: lo definisce infatti un “regolamento carcerario”, che non trova giustificazione nello stato attuale delle cose.
Avendo inviato una richiesta formale al Governo, Regione e prefetto per conoscere nel dettaglio i dati reali dell’impatto dell’epidemia sulla popolazione sotto i 18 anni, senza ottenere risposta, il primo cittadino ritiene che manchino ufficialmente delle informazioni fondamentali per valutare le misure della ripresa scolastica.
“Sono dati fondamentali per valutare se le misure ipotizzate sino ad oggi siano supportate da reali elementi di estrema pericolosità e quindi di tutela della salute pubblica o siano solo dettate dal congenito vizio burocratico italico di scaricare sugli ultimi qualsiasi responsabilità per eventuali accadimenti negativi, a prescindere da una ragionevole e documentata ipotesi dannosa”.
Szumski chiede risposte concrete: “È dall’inizio della epidemia che subisco, da sindaco e medico nonché cittadino, giornaliere elencazioni a livello nazionale e regionale di dati grossolani a scopo terroristico per la popolazione, senza nessuna presentazione analitica della loro effettiva consistenza” continua, sottolineando che nella gestione dell’epidemia aumentano i lati poco chiari “senza dare luce logica sulla produzione di norme molto stringenti per la ripresa scolastica”.
Il sindaco ribadisce poi che le regolamentazioni previste impatteranno sicuramente in modo negativo sulla salute psico fisica di giovani ragazzi e bambini: un elemento che, suggerisce, non può venire trascurato né sottovalutato.
(Fonte: Alice Zaccaron © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it