Sono quasi 500 le persone che si sono presentate questa mattina al Vax Day organizzato dall’Ulss 2 Marca Trevigiana, in collaborazione con il comune di Santa Lucia di Piave, al Centro Sociale “G.A. Messina”.
Già molte le persone in coda da questa mattina alle 9: i volontari della Protezione civile hanno distribuito i numeri fino a poco dopo mezzogiorno ma le vaccinazioni sono proseguite fino allo smaltimento della coda che, inevitabilmente, si è creata vista la grande adesione.
Verso le 12.30 il direttore generale dell’azienda sanitaria Francesco Benazzi, anche lui impegnato nella vaccinazione, ha incontrato la stampa: “Non mi aspettavo questi numeri e questo mi fa estremamente felice, perché vuol dire che c’è una grande sensibilizzazione a prescindere da chi dice che la vaccinazione non serve. Questo è un segnale forte che dà una popolazione a un territorio per far capire a tutti, anche a colleghi che lo sconsigliano, che vaccinarsi è importante” ha dichiarato.
Non è mancata una frecciatina diretta al sindaco – medico di Santa Lucia di Piave Riccardo Szumski: “Avevamo chiesto aiuto anche a lui per questa giornata – dice il direttore generale – mi dispiace molto che non abbia accettato“.
Tra le quasi 500 persone presenti a molte è stata somministrata la così detta “Dose Booster”, ma non è mancato neppure chi, probabilmente convinto dalle ulteriori restrizioni per i non vaccinati, ha deciso di recarsi a Santa Lucia per effettuare la prima dose: “Avremo complessivamente una cinquantina di persone che si sono vaccinate per la prima volta – continua – il resto sono quasi tutte terze dosi“.
Benazzi ha poi voluto parlare della situazione epidemiologica della Marca Trevigiana, dove i contagi sono in forte aumento: “Non abbiamo altri focolai escluso quello di Parè legato agli autobus – conferma – ma le positività si stanno spalmando su tutto il territorio e sono legate, continuo a dirlo, purtroppo alle scuole, che sono un vettore importante, e ad alcuni micro focolai aziendali che comunque grazie al Contract Tracing teniamo sotto controllo“.
Proprio il tracciamento dei positivi ha avuto un incremento considerevole in questo periodo, grazie a uno schieramento di forze mai visto prima: “Abbiamo novanta persone che fanno questo e non ne abbiamo mai avute così tante – precisa – devo dire che in una giornata lasciamo indietro solo 50-60 persone che rivediamo il giorno successivo. Ecco perché si trovano così tante positività: perché riusciamo a trovare tutti i contatti, isolarli e far loro i tamponi”.
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