Santa Lucia di Piave si oppone al rifacimento del metanodotto Pieve di Soligo-San Polo-Salgareda

Sarà illustrato il prossimo 31 gennaio, alla sede regionale di Palazzo Linetti a Venezia, il progetto di rifacimento del metanodotto Pieve di Soligo – San Polo – Salgareda da parte della Snam Rete Gas, società leader in Italia nel trasporto di gas naturale.

All’incontro sono stati convocati i sindaci dei Comuni interessati dal percorso della condotta: San Polo di Piave, Salgareda, Ponte di Piave, Ormelle, Pieve di Soligo, Vazzola, Susegana, Refrontolo, San Pietro di Feletto, Conegliano, Mareno di Piave e Santa Lucia di Piave. E proprio da quest’ultimo arriva una prima anticipazione sul progetto in questione: “Come già comunicato verbalmente ai tecnici Snam e come prassi da parte dell’amministrazione comunale di Santa Lucia di Piave – spiega il sindaco Riccardo Szumski (nella foto) – il parere espresso sarà contrario, così come il voto della maggioranza in consiglio comunale al momento del recepimento forzato”.

L’opera in questione, che la ditta ritiene necessaria per riuscire a sostituire o ammodernare la rete dei metanodotti esistenti e realizzati negli anni 1969 e 1970, complessivamente prevede la posa di una condotta principale lunga 34 chilometri e mezzo e la posa di una condotta secondaria lunga poco più di mezzo chilometro.

Per quanto riguarda il territorio comunale di Santa Lucia, nello specifico nella località di Bolda, a causa di modificate situazioni residenziali non sarà possibile realizzare un fiancheggiamento all’attuale sedime. Inevitabile quindi la decisione di deviare la nuova condotta, una scelta “che vedrà una pesante deviazione e che porterà la condotta a ridosso dell’area fieristica di proprietà comunale e verso il centro del paese”, spiega Szumski. Da qui la decisione di bocciare il progetto, destinato a portare con sé evidenti disagi per i cittadini e per il Comune, per il quale non è previsto nessun ristoro.

(Fonte: Giada Fornasier © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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