L’indagine promossa dalla Corte dei Conti sull’efficienza dell’Agenda digitale nei vari enti locali sembra non trovare affatto d’accordo Riccardo Szumski, sindaco di Santa Lucia di Piave: il provvedimento, che prenderà in osservazione i programmi attuati di oltre 8mila enti in tutta Italia, sarebbe totalmente incoerente con quanto attuato dallo Stato per l’adempimento a tale obbligo.
L’Agenda digitale, strumento promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di migliorare le infrastrutture digitali e l’innovazione tecnologica dei servizi, dispone infatti che gli enti (Regioni, Province, Comuni, città Metropolitane e province autonome) utilizzino l’omonimo strumento programmatico per poter comunicare le informazioni sullo stato di attuazione dei programmi nelle varie amministrazioni territoriali e valutare l’operatività delle varie attività per l’informatizzazione dei territori.
I risultati del provvedimento ordinato dalla Corte dei Conti e reso obbligatorio lo scorso 1° luglio (data in cui sono stati validati i questionari obbligatori per ogni amministrazione fino al prossimo 30 settembre) verranno poi messi a disposizione del Parlamento.
“In relazione alla indagine della Corte dei Conti – spiega il sindaco Szumski – da amministratore impegnato a trovare le risorse necessarie per adempiere a questi obblighi, devo lamentare a gran voce che questo Stato non ha destinato nessuna risorsa aggiuntiva perché gli enti locali raggiungano tale fine“.
“Nella nota situazione di galleggiamento dei bilanci – prosegue Szusmki – dopo anni di tagli lineari e blocchi vari, sulle spalle del mio come degli altri comuni, il processo di digitalizzazione con costi complessivi conseguenti pesa esclusivamente sulle risorse locali, della spesa corrente”.
Già nei mesi scorsi, la Corte dei Conti aveva fatto pervenire al Comune di Santa Lucia di Piave una comunicazione in cui veniva contestato il Bilancio consuntivo del 2015, nel quale erano state riscontrate alcune presunte irregolarità rivelatesi poi inesatte: “Ci hanno punito per essere stati troppo precisi”, aveva commentato Szumski al momento della comunicazione in consiglio comunale.
“Bello fare le riforme che porteranno a risparmi, peraltro mai visti sinora concretamente a livello di bilanci, a spese interamente altrui: è un comportamento abitudinario da Stato fallito quale quello italico”, ha concluso amaramente il primo cittadino santalucese.
(Fonte: Thomas Zanchettin © Qdpnews.it).
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