Santa Lucia, il progetto del nuovo casello del Piave ha ora il sì della Regione: “Opera strategica”

Dopo oltre 20 anni la regione del Veneto dà il suo sì ufficiale: il progetto del cosiddetto “casello sul Piave” partito e approvato dal consiglio dei ministri già nel 2010, finalmente andrà avanti.

Il piano era pronto ma mancava l’ok della regione, che a detta del sindaco santaluciese Riccardo Szumski, al tempo si era eclissata dalle scene.

“Il casello sul Piave è un sogno che inseguiamo da parecchi anni ma sono sempre mancate le risorse: a suo tempo Autostrade era pronta a versare 6 milioni, mancavano i restanti 7 o 8 ma nessuno si è fatto avanti e tutto si è arenato” racconta il primo cittadino in occasione di una conferenza stampa organizzata da Luigi Gandi proprio a Santa Lucia di Piave.

A rappresentare la Regione del Veneto è stata l’assessore regionale alle infrastrutture e trasporti Elisa de Berti, che ha assicurato che il progetto del casello rientra nel piano regionale dei trasporti di quest’anno: “Sappiamo che nel 2017 Autostrade aveva dato l’ok per l’adeguamento della viabilità provinciale e che dal canto suo la Provincia si era impegnata a cofinanziare il casello” inizia.

“Nel 2019 poi il presidente Zaia ha avuto un ulteriore dialogo con Autostrade, che avevano garantito 4 milioni. Ora la Regione attende l’elenco delle priorità della provincia da inserire nel piano regionale dei trasporti così da definire gli interventi futuri” conclude.

A rispondere è stato ancora una volta Szumski, che si è considerato stupito ma soddisfatto: “Del dialogo tra Zaia e Autostrade non ne sapevo nulla ma ne sono felice, sarebbe bene però che qualche risorsa arrivasse anche dal centro dato che si tratta di un progetto riconosciuto a livello amministrativo come necessario”.

Parrebbe dunque arrivato il momento in cui tutte le parti si sono dichiarate disposte a collaborare per un fine comune a vari stadi: favorevoli infatti  anche i comuni di Susegana Pieve di Soligo e Sernaglia della Battaglia, dal momento che i vantaggi sono numerosi.

Si tratterebbe prima di tutto di sgravare il Quartier del Piave e la sinistra Piave di tutta la viabilità pesante che ora è costretta ad attraversare i centri cittadini, con tutto il traffico che ne deriva, basti pensare alla tangenziale di Conegliano.

In secondo luogo, dal momento che si tratta di un adeguamento, e quindi di una modifica alla viabilità preesistente, non verrà impattato significativamente il paesaggio e la campagna circostante a via dell’Argine a Santa Lucia, punto esatto in cui dovrebbe sorgere il casello.
Questo di conseguenza avrà ripercussioni positive anche a livello di risparmio di denaro ed emissioni di CO2.

Di grande rilievo, sottolinea Szumski insieme ai sindaci di Pieve di Soligo, Susegana e Sernaglia della Battaglia, è la questione turismo e Unesco: ora più che mai è importante creare un punto d’accesso diretto ai luoghi di turismo del nostro territorio. “Siamo sulla direttrice delle colline Unesco, si tratta di un’opportunità da sfruttare per rilanciare il nostro territorio” commenta Szumski.

Via dell’Argine risulta un punto strategico perchè è vicina alla Provinciale e collega bene sia il Quartier del Piave che l’opitergino mottense, senza dimenticare che farebbe da raccordo con la Pedemontana veneta.

“È un progetto che vale la pena a una moltitudine di livelli, va fatta una revisione reale dei conti ma potrebbe essere la svolta” conclude in accordo con i sindaci coinvolti.

De Berti si è dichiarata favorevole: “La regione si sta attivando concretamente: non ho detto che finanzieremo il progetto ma concordiamo sul fatto che sia strategico. Dopo aver stabilito il piano regionale dei trasporti punteremo ad ottenere delle risorse, che sono da leggere come somme restituite ai veneti per risolvere problematiche venete”.

(Foto: comune Santa Lucia di Piave).
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