Sarà la nuova casa dei santaluciesi: è questa la destinazione ufficiale dello storico Palazzo Ancillotto, finalmente restaurato dopo 4 anni di lavori.
Ieri pomeriggio l’inaugurazione é stata aperta da un concerto della scuola di musica Salvadoretti diretta da Claudio Foltran, alla presenza dei tanti cittadini e dei numerosi attori che hanno permesso la realizzazione dell’evento, tra i quali l’Antica Fiera, i Carabinieri in congedo, il gruppo Alpini, l’associazione Fiabe d’Argento, oltre alla Protezione civile di Mareno, all’Università della terza età e ai Cantori di Sottoselva.
L’edificio sette-ottocentesco è stato letteralmente tirato a lucido da esperti restauratori che sono riusciti a far riemergere delle vere e proprie meraviglie originali sotto strati di pittura dati nei periodi successivi.
La direttrice dei restauri, Susanna Maset, racconta che l’obiettivo era portare alla luce e mantenere quanto più possibile l’aspetto originario del palazzo, mantenendone i colori, i materiali e la struttura interna.
Palazzo Ancillotto ora risplende nella sua magnificenza originaria e da ieri, nel giorno dell’inaugurazione, i cittadini hanno finalmente potuto iniziare ad ammirarlo in piccoli gruppi: “Gli spazi interni sono ancora vuoti perchè abbiamo voluto lasciare alla cittadinanza il lusso di goderne gli spazi ampi e osservarne i dettagli prima che vengano coperti dalla varia mobilia – dice il sindaco Riccardo Szumski – siamo molto orgogliosi di questo palazzo perchè coniugherà diverse funzioni, da sede di alcune associazioni a sede dell’Università della terza età, a sala di rappresentanza del comune con diversi uffici, senza dimenticare che ospiterà anche il museo della Piave”.
Il progetto, che ha visto impiegati circa due milioni e mezzo di euro in quattro anni, prevede anche un adeguamento del giardino e della serra esterni, che al momento versano in condizioni ancora precarie.
“Naturalmente puntiamo a ripristinare tutta l’area, abbiamo già iniziato recuperando il muro di sassi che delimita il grande giardino: 250 metri di muro quasi del tutto originale” commenta Susanna Maset.
Le decorazioni degli interni di palazzo Ancillotto sono tutti dipinti murali tranne al piano terra, dove è stata usata la tecnica dello stucco lustro, che dà un effetto lucido alla parete.
Gli infissi delle grandi finestre sono originali, così come le decorazioni in colori tenui, che rispecchiano i delicati intarsi floreali sul soffitto e le pareti dei piani superiori, raggiungibili anche con un ascensore, unico elemento moderno nell’edificio.
“Questa é una giornata che ricorderemo – ha detto il sindaco Riccardo Szumski – perché oggi si realizza un sogno. Abbiamo sognato e abbiamo osato, insieme a tanti santaluciesi, perché il palazzo Ancillotto é sempre stato presente nella comunità ma mai considerato. Di fronte alla patina del tempo, é rimasto intatto nella sua bellezza, ed é stata un’opportunità da cogliere per riportarlo al suo splendore, come emblema del nostro passato”.
Dal momento che lo sforzo dei restauratori è consistito nel recuperare la struttura originale, è stato necessario abbattere anche alcune pareti costruite in tempi più recenti: in questi casi le decorazioni sono state perdute e si possono vedere gli interventi dei restauratori senza difficoltà.
“C’è un motivo ben preciso se l’occhio riconosce gli interventi appena eseguiti – spiega Susanna Maset – dal momento che non è possibile ricostruire alla perfezione il decoro originale, la scelta dei restauratori e stata di suggerirlo solamente, tramite una sorta di ombra che lo richiama senza tuttavia tentare l’imitazione. È una tecnica che rispetta l’originale e allo stesso tempo si mostra sincera allo spettatore”.
L’ex soffitta è il vero gioiello del palazzo, con travi originali che mostrano manutenzioni del 1908: la sfida maggiore è consistita nel rendere agibile un’area con un soffitto originariamente troppo basso da poter sfruttare, perciò sono state rinforzate le capriate e ricavato un pavimento più basso di qualche scalino. In questo modo è possibile ora disporre di una stanza esclusiva, che suggerisce ancora un eco ottocentesco.
“C’è stato fin da subito un grande entusiasmo – dice il vicesindaco Luca Bellotto – e in tutto questo tempo il palazzo si é sempre rivelato per quel che era: una meraviglia elegantissima. Ogni angolo ha saputo farci scoprire delle emozioni”.
Anche l’ingegnere che ha diretto i lavori, Fiorenzo Carniel, ha raccontato l’importanza del progetto: “Dietro ciò che si può vedere ad occhio nudo c’é un grande lavoro di miglioramento antisismico e impiantistica. Si tratta anche della realizzazione di un progetto regionale, uno dei due progetti pilota in ambito europeo per l’utilizzo di materiali ecocompatibili per l’edilizia”.
(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it