Santa Lucia di Piave, il sindaco Szumski : “Anci Veneto troppo morbida verso il governo, bisogna contestare”

Il direttivo dell’Anci regionale chiede sostanziali modifiche all’accordo Stato-autonomie locali relativamente alle materie di assunzione di personale, e sulla ripartizione del fondo di solidarietà, entrambi sfavorevoli ai comuni veneti.

Nel documento diffuso ai sindaci “Considerato che le intese raggiunte conducono ad esiti penalizzanti per i comuni del Veneto, non avendo tenuto pienamente in considerazione alcune specificità territoriali, e che quindi l’attuazione delle norme contengono elementi di incongruenza che necessitano di correttivi”, viene chiesto di modificare i contenuti sulle assunzioni e di prevedere per il fondo di solidarietà comunale l’inserimento quale criterio prioritario il ristoro dei Comuni che hanno subito una riduzione a seguito dell’applicazione dei nuovi criteri per l’anno 2020.

Infatti da un confronto sui dati 2019 e quelli provvisori per il 2020 risulta, come ormai noto a tutti, una riduzione del fondo per i comuni veneti di circa 8 milioni di euro, per cui 418 comuni su 563 avranno un saldo negativo rispetto al 2019 e dovranno modificare i bilanci di previsione.

È stato allora chiesto ai sindaci dell’Anci nazionale presenti ai tavoli di garantire un confronto costante e confrontarsi sull’applicazione dei vari criteri sia in materia di risorse finanziarie e di personale.

“Troppo poco” ha risposto a stretto giro con una lettera aperte ai colleghi dell’Anci Veneto il sindaco di Santa Lucia di Piave Riccardo Szumski: “Tutto condivisibile e tutto vero ma alla fine manca la conclusione. Non so se dipenda dalla relativa gioventù amministrativa del sindaco Conte, ma mi sembra la fotocopia di decine di documenti che nel passato sono stati prodotti in Veneto con richiesta di incontri a livello centrale e che non hanno portato a nulla”.

“Senza voler urtare nessuno – prosegue Szumski – sarebbe stato utile concludere il documento con “ di riservarsi in caso di persistenza delle attuali norme e di non accoglimento delle proposte venete ogni iniziativa anche di contestazione” (che mi pare un monito molto moderato). Mi è stato opinato che i sindaci non possono fare così. E allora? Continuiamo a farci prendere in giro, ma peggio prendiamo in giro i nostri concittadini”.

“Il giorno del mio giuramento da sindaco in consiglio comunale – conclude il primo cittadino di Santa Lucia -, oltre al rispetto delle leggi della Repubblica ho assunto l’impegno di difendere sempre gli interessi dei miei cittadini. Tra i due, di fronte a palesi reiterate iniquità io scelgo sempre i miei cittadini”.

Una irritazione che traspare anche da un post al veleno sulla pagina Facebook: “Essere esclusi dalla attribuzione di un possibile finanziamento a cui si è stati ammessi, in cui il meccanismo di valutazione premia coloro che nel 2018 hanno avuto un disavanzo di bilancio, è proprio da stato fallito e inaffidabile”.

“Se andate a vedere i beneficiari – ha scritto poi –  sono, per il 95%, tutti comuni del Centro sud che hanno chiuso il bilancio del 2018 con un disavanzo di gestione. In 26 anni che amministro a vario titolo il mio comune mai ho chiuso in disavanzo il bilancio comunale. Vi pare normale?”

(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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