Torna Gothika a Santa Lucia di Piave, Castellaz: sana preoccupazione, mi dissocio

Riceviamo dal consigliere comunale di minoranza di Santa Lucia di Piave, Luca Castellaz (nella foto sotto),  della lista “Vivere bene a Santa Lucia”, questo intervento in merito alla seconda edizione di Gothika (la fiera del gothic e dello steampunk in programma i prossimi sabato 22 e domenica 23 settembre nel quartiere fieristico di Santa Lucia di Piave), e pubblichiamo:

Ci risiamo.

E’ una scelta, quella di aprire le strutture pubbliche per questo tipo di manifestazioni, il cui onere/onore è a carico degli enti preposti. Una scelta che, con tutta evidenza, da cittadino e consigliere comunale regolarmente eletto, non condivido. Non si tratta di oscurantismo, come ampiamente chiarito in passato: bensì sana preoccupazione rispetto a temi delicati, i cui risvolti sono spesso ignorati.

Questi movimenti e sottoculture (culture minoritarie) godono di diversi spazi in ambito privato; in una realtà rurale e legata alle tradizioni come quella santalucese (lo testimoniano, tra gli altri, la Fiera dell’Agricoltura, millenaria, e la rievocazione medioevale organizzata dall’Antica Fiera) essi – in ambito pubblico – stonano assai.

Questa mia opinione non è mai mutata e, al contrario, si è consolidata dopo aver visitato gli stand durante la prima edizione, ove incontrai l’organizzatore sig. Davide Gislon, persona peraltro – è giusto sottolinearlo – molto cortese e disponibile al dialogo. Tale opinione è condivisa da numerosi concittadini santalucesi (e oltre), i quali non apprezzano una fiera che nulla ha a che vedere con le tradizioni, la cultura e i costumi del luogo e che richiama valori e tendenze quantomeno discutibili. Ospiti compresi (a febbraio la “star della giornata” era Alessia Bergamo, miss Italia Trans 2013).

Santa Lucia di Piave Luca Castellaz

La responsabilità pubblica non si riduce a una mera “questione di bilancio” e i criteri per valutare l’opportunità di organizzare un evento non dovrebbero essere puramente economico/finanziari. Il ruolo pubblico che ricopro mi impone pertanto di esprimere quello che é un pensiero da molti condiviso.

A chi dice che queste sono “polemiche pretestuose che si sollevano quando non si conosce l’argomento” rispondo con serenità affermando che la questione è stata sollevata proprio in quanto conosciuta, dal sottoscritto. Sarebbe auspicabile un confronto pubblico su questi temi. Un confronto onesto, chiaro, trasparente, che potrebbe rendere un prezioso servizio informativo alla collettività.

Si parla di arte “scritta in maiuscolo”, in questa seconda edizione: orbene, la mia concezione di “arte” è differente. Senza scendere negli aspetti religiosi e volendo rimanere puramente nell’ambito estetico, l’arte era (ed è, a mio modo di vedere) tra gli altri, ciò che ancor oggi possiamo tutti ammirare, ad esempio, nelle cattedrali (la perfetta fusione e armonia tra architettura, scultura, pittura, vetrate artistiche e tessuti, musica…), nei templi greci, negli edifici storici, classici e neoclassici. L’arte per la “Bellezza”. L’arte moderna e le varie derivazioni (in questo caso “gotiche”), mi sia permesso, sono “altro”.

Le scelte possono essere diverse, certo. Chi amministra ha il diritto e il dovere di assumersi le proprie responsabilità. In questo caso, tuttavia, ancora una volta, mi dissocio.

Luca Castellaz
Consigliere comunale “Vivere bene a Santa Lucia”.

(Foto Gothika © Andrea Cosmo).
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